Caroselli stucchevoli stanno facendo da chierichetti al novello Premier, già scordandosi chi, in tempi non remoti, salutato alla partenza per Bruxelles dagli sfottò dalla solita masnada di giornaloni pennivendoli, riuscì ad ottenere la più grande fetta della torta europea Recovery, ossia Giuseppe Conte, successivamente ridotto e sbeffeggiato da praticamente tutti gli italici astiosi, capeggiati da quel pusillanime afflitto da seri problemi psichici, e trasportato grazie allo svilimento della realtà, arte eccellente dalle nostre parti, fino all'incomprensibile ludibrio. Avevamo finalmente trovato una “persona per bene” e siamo riusciti ad affossarla solo ed esclusivamente per il bene dei soliti noti che, senza alcun ritegno, si stanno affollando attorno al piedistallo del neo sovrano draghiano, basti vedere l’indegna metamorfosi di quel Cazzaro che da quasi un anno, travolgendo senza alcuna ritrosia pure il rispetto per i numerosissimi defunti, cerca di macchiare, meglio infangare, l’operato dell’ex Premier, inventandosi polpette avvelenate ad uso prioritario e deflagrante per babbani fradici d’insensatezza, tonti levigati dal nulla mediatico alla GFV (grande fratello vip di ‘sta minchia!)
Ed ora in nome e per conto della solita ed oramai vetusta cantilena “è l’ora dello sforzo comune per combattere il nemico virale”, ecco che d’incanto scompaiono dai radar “gli sbarchi dei negri che vengono ad invaderci invece di stare a casa loro”, la presunta libertà limitata dal perenne stato d’emergenza che colpisce ristoratori e proprietari di bar, come se qualcuno godesse per questo; i banchi con le rotelle che tanto danno arrecano alla scuola (lo afferma sempre il clan del Cazzaro) e poi "quota 100 non si tocca!"
Tutto scomparso per ovvie ragioni: partecipare al taglio della torta, indirizzandone il più possibile nelle infinite tasche di quelli alla “carlobonomi” per intenderci, senza tralasciare, al solito come da quarant’anni a questa parte, la classica fregacci esternazione alla lotta all’evasione, giusto rammentare che ogni anno “qualcuno” ci depreda di 120 miliardi, che ha oramai raggiunto livelli di buffetto boroltacato, inducente molti a farsi della crasse e carnevalesche risate al proposito.
E come non ricordare che Lega e Farsa Italia tenteranno di affossare questo miracolo italiano dragoniano entro i tempi stabiliti evitante il semestre bianco, in modo da portare al Colle colui che sino al 1994 finanziava la mafia con pagamento, accertato, di tangenti?
Ma al di sopra di tutto vi sarà a breve il tentativo di rimodellare la prescrizione entro il recinto dell’impunità ad agio dei molti orchi girovaganti attorno allo scrigno comune. Questo è, e sarà il primo tassello della diabolica accozzaglia, da cui io mi allontano, riuscendo addirittura a provar ammirazione, lievemente sia chiaro, per Sora Cicoria, fedele alle sue idee anche se bislacche e dal sapore inconfondibile di fascismo.
Questa sconquassata brigata determinerà la fine di molte speranze e del M5S, addio sogni di gloria, ed il ritorno a quella “normalità” divaricante sani principi di equità, giustizia e decoro.
Nulla e nessuno può agevolare la compagnia del principe dei ribaldi già pregiudicato ed ancora oggi alla ricerca di scuse (l’ultima il problemino al cuore, la prossima forse pancreas o milza chissà, tanto decide il Prof. a suo tempo annunciante la morte del virus) per evitare giustizia e giusta condanna.
Per questo infatti ha mandato avanti a sparigliar tutto l’imbelle Nipotino Ridanciano!
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