La peperonata fa brutti scherzi, mannaggia, soprattutto se ingurgitata di sera con birrone ghiacciato! Un esempio? Dopo aver abbracciato Morfeo, ho avuto incubi, all’inizio immedesimandomi nel ruolo più idiota e pericoloso dello sport, ovvero il primo dei componenti del bob a quattro, quello che si cucca tutta la discesa nel cunicolo senza poter fare una ceppa, come una montagna russa gratis ma tremendamente difficile; successivamente mi sono trasformato nel navigatore di un equipaggio di rally, con il compagno alla guida alterato perché aveva appena colto sul fatto la moglie in effusione con un suo amico d’infanzia.
Ma non m’addentrerò su questi scenari di per sé già terribili. No, il terzo
incubo è stato scioccante oltremodo: entro nel salotto e adagiato sulla
poltrona trovo “Isso”, un’enorme palla grigia con i batuffoli rosso pompeiano,
sì proprio lui, Covid il Bastardo! E questa è la trascrizione fedele del
colloquio con l’infingardo, peperonata permettendo:
-
Ahh!! Chi cavolo sei!
-
Calma, calma! Non mi riconosci? Sono su tutte le
tv da oltre un anno e ancora non sai chi sono?
-
Lo sospetto ma speravo non fossi tu? E come
cavolo fai a parlare? E perché sei così grosso?
-
Sono una raffigurazione in scala enormemente
maggiorata. Parlo per spiegarmi.
-
Ok, tanto è un sogno. Adesso mi sveglio e tutto
passerà. Comunque non capisco perché devo sempre fare questi tipi di sogni, mai
una volta che mi ritrovi su un atollo con chi dico io! Mai!
-
Ti confermo che è un sogno, ma non per questo
veritiero. Diciamo che approfitto dell’occasione per spiegarmi.
-
Ma che cavolo vuoi spiegarti! Ci stai rompendo i
ciufoli da un anno con tutto il dolore che hai provocato! Che aspetti a
sparire?
-
E’ proprio questo il problema. Sono sulla terra
per vivere, mi devo riprodurre per vivere, non chiedermi perché, ma devo
continuare a vivere. Siete voi che vi scatenate l’inferno all'interno con una
reazione ad minchiam. Io chiedo solo di coabitare e m’incazzo se il padrone di
casa se ne va all’altro mondo!
-
Ma cosa cazzo dici? Non sarà mica nostra la
colpa! Ci stai ammazzando e vorresti che comprendessimo i tuoi diritti?
-
Detto tra
noi: prima che arrivassi, non è che stavate facendo grandi cose in fatto di
curare la sopravvivenza della specie! Leggi i dati dei morti per denutrizione,
malattie non ancora sconfitte per mancanza di ricerca, avete ancora la malaria
e questo è tutto dire! Certo ho portato una pandemia, ma sei sicuro che i
problemi che esistevano prima ed esisteranno dopo non fossero di per sé già
gravi?
- Mah! Si, ci può stare ma non capisco cosa
vuoi dirmi? Dovremmo far finta di nulla?
-
Mi puoi parlare di come vi siete attrezzati per
combattermi? La consideri un’azione efficace, lontana anni luce dal lucro, tra
l’altro la vostra peggiore pandemia mai combattuta?
-
Siamo fatti così, lo so anch’io da molto tempo:
prevarichiamo l’altro, ma credo che ci sia anche del buono, del bene, della
solidarietà.
-
Certo, ma siete strani, molto strani. Infatti
sto pensando che non siate la casa che sognavo. Spendete cifre incredibili per
annientarvi, vi intorbidano la mente con ninnoli, per continuare a
gozzovigliare sulla ragione.
-
Sei erudito quindi?
-
Diciamo che sono il portavoce della Fabbrica
comune, quella che chiamate Natura e pervicacemente continuate ad indebolire per
quel totem che avete, si dai.. come si chiama.. ah si! Pil! Il famoso Pil. Sai
che ne parlano anche in altre galassie di questo modo insano d'impostazione?
Avete il Pil che deve crescere e per questo tralasciate moltissimi fattori
primari, come solidarietà, convivenza sociale, rispetto della Natura, obbiettivi comuni. Ridono di voi
in altre porzioni dell’Universo, sai?
-
Immagino che sia così, ma non ci possiamo far
nulla! Abbiamo delegato a pochi la nostra esistenza. Ci sono diritti e doveri,
i secondi strabattono i primi alla grande.
-
Parliamo d’ambiente: si stanno sciogliendo i
ghiacciai ai poli e fate finta di niente. Anzi: siete contenti perché si aprono nuove rotte commerciali che faranno guadagnare altri soldi a pochi! Incredibile!
Sulla galassia XY3345 non si capacitano di quanto riusciate ad essere imbecilli!
-
Aspetta un attimo: ti ergi a filosofo? Che ne
sai tu di come ci relazioniamo con il pianeta?
-
Se sono arrivato qui è anche per merito della
vostra epica strafottenza. Ti ripeto: parlano di voi ovunque! Siete presi
ad esempio: vicino ad Antares ad esempio c’è un pianeta simile al vostro, dove le mamme se i loro figli fanno gli scemi gli urlano “finiscila di fare il terrestre! Metti gli
occhiali a tutti gli otto occhi che se no diventi scemo come loro!”
-
Non mi piace come parli! Cerchi di
distogliermi dalla centralità del problema: ti dobbiamo annientare, subito! Sei
un pericolo per noi!
-
Non lo metto in dubbio, fa parte del gioco! Credi
che una volta che scomparirò la situazione si potrà nuovamente considerare “normale”?
-
In che senso?
-
Sono normalità lo schiavismo, e ne avete tanto,
le caste sociali, la considerazione per molti, tanto scarsa da risultare per certi versi pure comica? Pensi che quando tornerete alla "normalità", quella che c’era
prima del mio arrivo, potrete dire di essere fuori dall’emergenza? Sono solo io
l’anomalo?
-
Potresti aver ragione. Ma ti ripeto: per come ci
hanno organizzato, ogni tentativo di portare una vera normalità di convivenza
sociale, è impossibile. Qui è lotta fratricida per la sopravvivenza.
-
Dici il giusto, tranne che non si possa cambiare
nulla. Se molti vorranno, nulla lo potrà impedire. Ricorda che il ritorno
alla cosiddetta normalità sarà principalmente la riapertura dei mercati finanziari, l'economia globale, la ripartenza delle multinazionali, il riabbraccio del lusso, la
differenziazione quale motrice primaria dell’individuo, il sovrastare l’altro, il
permettere che pochi accumulino ricchezze tanto enormi da non essere più
spendibili. Prima o poi mi batterete, anche se vorrei coabitarvi, ma cerca di
immagazzinare questa verità: rimarranno altri virus più potenti, subdoli, e
sconosciuti, soprattutto dentro a quelle poche cervici potenti che vi portano a
scodinzolare entusiasticamente, mansueti ed obbedienti. Ma questo non lo vedrete, al solito, come un problema.
-
Sono confuso, lo ammetto. Ho l’ansia pandemica
che m’attanaglia. Penso alle migliaia di miei simili che se ne sono andati, per
causa tua. Non riesco a controbattere, sono afflosciato sul dolore.
-
Ti capisco, e ti consiglio di guardare sempre al
senso della vita. Per i molti che ho annientato, dimmi sinceramente: stavano
vivendo? Gli stavate garantendo una vita dignitosa?
-
Discorsi a cazzo questi! La vita va preservata sempre
e su tutto!
-
Certo! Ma ci sono varie modalità. In molti
centri che chiamate di riposo, soprattutto quelli privati, secondo te è
garantita, privilegiata, la vita o il denaro frutto della permanenza? Sei certo
che l’anziano sia stato sempre posto al centro del mondo? Avete un sistema in
grado di non annientare fisicamente e psicologicamente persone anziane con problematiche varie, attraverso l’insostituibile rapporto umano? E’ questo che
vi prefiggerete?
-
Non so, non giudico, non ho niente da dire in
merito. Ascolto silente.
-
Sfrondare fronzoli e ninnoli, incentrarsi sull’essenziale,
che comprende anche la mia scomparsa ma non sono il solo, credimi.
-
Potrebbe essere. Ho sempre la speranza che anche
questo terribile anno insegni qualcosa a tutti. Dal dolore potrebbero nascere
nuovi progetti, nuovi sistemi.
-
Chi ha avviluppato la sfera blu lo continuerà a
fare anche in futuro. A meno che molti non si risveglino.
-
Certo, concordo.
-
Ora vado. Mi raccomando porta sempre la
mascherina e lavati le mani!
-
Certo, lo farò. E’ anomalo che sia tu a suggerirmelo!
-
Si, ma come voce della Fabbrica, può succedere
anche questo.
Il risveglio, preannunciato da un fantasmagorico rumore intestinale, mi ha lasciato basito, stranito, prostrato.
E molto infelice.
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