sabato 16 gennaio 2021

Meschini

 

A rimirare il video testimoniante l’apertura serale, non consentita, di alcuni ristoranti, vien quasi da sussurrarsi “per fortuna che il fato o chicchessia non mi ha trasformato caratterialmente in un obbrobrio culturale come questi energumeni della ragione!”
Ci sono rimasto male, lo ammetto, nell’udire le solite nenie oramai datate e scontate, di coloro che pensano, o credono, che la chiusura serale dei ristoranti sia generata da una ripicca di qualcuno al governo il quale, penseranno gli energumeni, sta a vedere che gestisce e coordina una schiera di ragazzi con tanto di bici, dediti alla consegna a domicilio della cena.
Non è così naturalmente: il comitato scientifico informa il governo sui rischi derivanti da aperture, da tentativi di ritorno a quella normalità, che in fondo in fondo a veder bene, non l’è mai stata. Il governo valuta le ricadute economiche e quelle pandemiche, nel caso vincano le seconde procede al divieto. Così è per la ristorazione: non è che in un ristorante, come pensa il Cazzaro Verde, non ci si infetti di giorno e si rischi la sera. La chiusura dei ristoranti alla sera è legata al fatto che una volta cenato, nessuno prenderebbe la via di casa, vulgo assembramenti. Questo lo sappiamo tutti: se esci a cena con amici o fidanzata, terminata la cena, sarebbe molto inusuale correre verso le mura domestiche, a meno che non pervasi da un progetto di enorme defecazione.
Alla sera non bisognerebbe muoversi, è in vigore tra l’altro il coprifuoco, il virus circola forse ancora di più, insomma è un gran casino. Ma questi signori, queste madame evidentemente non la pensano così, dichiarandosi pure pronti, entusiasticamente, di pagare la multa di 400 euro, probabilmente bruscolini per le loro faraoniche tasche. Sfrontati, impomatati, effervescenti, questi nostri connazionali diversamente civili, sono convinti di risolvere tutti i nodi opprimenti la normale convivenza con forza, portafogli, fiammante auto e vestitoni. In un ristorante milanese si sono ritrovati addirittura in novanta, tra danze e cori, c’è pure il video. Novanta pusillanimi a cui andrebbe augurato… ma non si può, non si può: sarebbe meschino al pari delle loro gesta.

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