Grazie ad Instagram e a Selvaggia Lucarelli, sono venuto a conoscenza delle gesta di Alessandro Pozzi, figlio di uno dei soci della catena Eurospin, il quale in barba ad ogni remora o rispetto per le scelte anti pandemia, e forte del motto stemma di casato "io, so' io e voi non siete un cazzo!" ha inaugurato l'anno con una gran bella festa pregna di compari della sua taglia, pusillanimi come lui, per quell'effigie che anche quest'anno sarà strada maestra per costoro, riccastri convinti che il portafogli stracolmo sia viatico per ogni conquista sociale e di casta.
La storia di Selvaggia, che consiglio di visitare per comprendere appieno in quale paese di merda viviamo, alterna post di operatori sanitari sottoposti all'incredibile sforzo di assistere coloro che sono stati colpiti dal Bastardo Virale, e scene di allegri festeggiamenti senza mascherina e tantomeno intelletto.
Che fare difronte a cotanta pusillanimità?
Innanzitutto boicottare Eurospin fino a quando il padre del pusillanime non lo costringa ad un mese di riordino dei carrelli, assieme agli altri partecipanti, con appeso un cartello al collo con su scritto "Sì è vero: sono un Coglione, mi scuso con tutti voi!"
Secondariamente visto che 400 euro di multa per pusillanimi come questi in foto non sono nulla, modificare le pene inserendo un mesetto di servizi sociali ad aiutare tutti coloro che, essendo tornati negativi al virus, soffrono degli strascichi dello stesso.
Solo così riacquisteremo una dignità oramai dispersa per mano di questi gnomi della ragione. E vaffanculo (primo del 2021)
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