venerdì 11 dicembre 2020

Ufficio numero 13

E adesso che finalmente sappiamo come morì, dopo torture nell'ufficio numero 13, dopo aver sopportato sevizie, come un cane abbandonato, adesso, sì adesso, cosa faremo, pardon: cosa faranno? 

Resteranno ulteriormente in silenzio, fingendo di occuparsi d'altro, e tu Ministro degli Esteri venuto dal mondo diversamente pensante, osteggiante il malefico politicare ad minchiam guardante introiti e rapporti commerciali, si proprio tu Luigino, cosa stai cogitando in merito? 

Giulio è stato torturato ed assassinato da torturatori ed assassini egiziani! Vogliamo porre fine a questa vergogna, vogliamo alzare i toni dello scontro, vogliamo dire a quel bastardo osannato recentemente dal Nipotino gallico con tanto di accoglienza da capo di stato, che noi lo riteniamo responsabile dell'omicidio, che i rapporti commerciali se li possono mettere nel culo e che sino a quando non sarà fatta giustizia con i boia in galera per sempre, noi italiani e connazionali di Giulio, perseguiremo la linea della fermezza, non ci arresteremo davanti a nulla, provocheremo un sacrosanto conflitto diplomatico, rinvigoriremo azioni politiche, istituiremo delle commissioni internazionali facenti luce sul massacro, non piegheremo la testa davanti a nulla, perché siamo desti, fieri di appartenere alla nostra nazione, che esige il rispetto delle convenzioni internazionali, che protegge i suoi figli nel mondo, che si adopera costantemente affinché gli italiani siano rispettati ovunque? 

Che aspettiamo? La vergogna è alle porte, strombazza, dileggia, infanga la memoria di Giulio Regeni! Orsù dunque, destatevi rammolliti ed imbolsiti dalle manfrine di palazzo! 

Ciao Giulio!


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