Maalox Day
di Marco Travaglio
E niente, è andata così. Doveva essere il D-Day dello Statista di Rignano, che ci lavorava da giorni a suon di credibili ultimatum, autorevoli broncetti della Boschi e probabili euromissioni della ministra bracciante, fino al papello con 20 richieste di riscatto per il rilascio del governo. Invece a guastargli la festa è arrivato il blitz di quegli incapaci di Conte e Di Maio per liberare i 18 pescatori in Libia, dopo lunghe trattative di quegli inetti dei servizi segreti da loro mal scelti e peggio guidati che bisognava al più presto affidare a Rosato (molto apprezzato da Le Carré) o a un altro James Bond. Colonna sonora: denti che rosicchiano fegati e cappelli alla Rockerduck. L’Innominabile, che passa la vita a fare polemiche soprattutto con i presunti alleati, invita gli altri a “non fare polemiche”. Rosato e gli altri italomorenti esaltano i servizi segreti per non nominare il premier e il ministro degli Esteri: se non liberano i pescatori è colpa loro, se li liberano è merito della Bellanova. La Fusani al seguito secerne bile su Twitter: “La domanda del giorno è: cosa Conte e Di Maio hanno dato o promesso al generale Haftar?” (chiedilo a Pio Pompa). Il Cazzaro Verde dice che “certe cose prima si fanno e poi si annunciano”, tipo quand’era ministro dell’Interno e annunciava gli arresti a Torino di 15 mafiosi nigeriani prima che li prendessero, così qualcuno se la dava a gambe. Gli stessi che accusavano il governo di non andare in Libia a riprenderli, ora che è andato in Libia a riprenderli tuonano contro la “passerella mediatica”, domandano perché ci han messo tanto e perché ci sono andati proprio Conte e Di Maio (dovevano mandarci la Bellanova, ma aveva pilates). Manca poco che si dica che i pescatori li hanno rapiti loro.
Ma le brutte notizie non sono finite. Pare che i primi vaccini arriveranno e verranno somministrati entro fine anno, come Conte e Speranza avevano annunciato fin da giugno, tra i fischi dei soliti “esperti”, che prevedevano tempi biblici di anni. Ancora a ottobre il Corriere intimava a Conte di scusarsi per “l’imperdonabile errore” di annunciare “un vaccino che non arriverà a dicembre, ma non prima dell’autunno 2021”. Ora si attendono le scuse del Corriere (buona questa).
E non basta. Il partito Covid Governo Ladro aveva appena finito di ricordarci che siamo i peggiori del mondo e moriremo tutti, poi s’è scoperto che: in Germania la curva dei contagi non fa che risalire da due settimane mentre la nostra non fa che scendere; la Spagna s’è scordata 30mila morti; il modello svedese del liberi tutti contro la dittatura sanitaria dei Dpcm è stato dichiarato ufficialmente fallito dal re.
Secondo voi, da zero a cento, quanto rosicano?
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