martedì 15 dicembre 2020

Airimember


Dopo tanto tempo sono ritornato nell’opificio di denaro dell’United of Dollars of Riccastron, leggasi autogrill: quanti ricordi, ad iniziare da quel caffè che tu sai che è caffè solo perché hai chiesto un caffè; e quel fragrante connubio tra bruciacchiato e strutto che le solerti signorine fanno passare come brioche, e che vedi entrare nelle fauci convinto che lo stranissimo bolo generatosi sosterà decenni nell’estenuato tenue. E poi loro, i bagni! Quanti ricordi durante i molteplici viaggi di una volta! Le mosse simil tango per attivare la fotocellula per lo sciacquone essenziale per certe sedute “sostenute” dagli scampoli di addominali per non toccare la tazza, le giaculatorie per trovare l’inizio del rotolo, l’arte silenziatoria per non spaventare il vicino di bisogni, separato da un flebile lamierino, le roteate delle mani davanti al dispenser del sapone, la felicità nel trovare un rubinetto funzionante, il getto d’aria asciugante con annessa la necrosi di falange per congelamento. Che ricordi!

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