sabato 19 settembre 2020

Amaca di Serra

 

L’amaca
Fratelli Bianchi può bastare

di Michele Serra

Urge una moratoria delle foto dei fratelli Bianchi, quotidianamente e ovunque seminudi, con il muscolo turgido e l’occhio torvo a bordo di oneste piscine di provincia vissute come il set di American Crime , ma la metropoli più vicina è Frosinone, insomma… La loro sit-com non è la nostra, è stata concepita e girata per stupire la cerchia degli amiconi e le fidanzate (povere fidanzate, chissà se si sono rese conto…) ed è a loro e solo a loro che era destinata, ce ne sono a milioni su Facebook di fratelli e sorelle Bianchi, variamente pittati e variamente in posa per modesti pubblici di supporter, ognuno si iscrive al club che preferisce e poi liberi tutti. Ma sembra quasi che questi due abbiano vinto un premio, ammazzando un povero figlio innocente, il Premio Visibilità, venghino signori a vedere quanto siamo tosti, quanto siamo tatuati, quanto siamo cattivi, si veda come guizza il bicipite, come intimorisce il tatuaggio, come brilla la lente nera, come è imperioso il dito inanellato.
Avendone il tempo e la voglia si potrebbe anche spendere un poco di tempo a compatirli, ridotti come sono ridotti, purché non diventi un compatimento obbligatorio, di ogni giorno e di ogni pagina aperta, ed ecco a voi i terribili assassini di Colleferro, metà uomo metà pitbull, nemmeno al Circo Barnum si era osato tanto. Girare la testa dall’altra parte, almeno ogni tanto, sarebbe un segno di libertà, non tutti hanno voglia di essere il pubblico dei fratelli Bianchi e il fatto che i fratelli Bianchi, un pubblico così vasto, lo sognano da sempre, è un ottimo motivo per negarglielo.

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