martedì 28 luglio 2020

Stipiti ed intese


Aleggiava in aria strana ieri alla Regione Lombardia, allorché il Governatore prendendo la parola, ha spiegato agli astanti la vicenda dei camici che lo vede impelagato, ma in fierezza, come hanno confermato gli applausi e lo sventolio di bandiere verdi dei compagni di coalizione. Gli han creduto, come al tempo il parlamento credette alla parentela egizia di Ruby. Stessa modalità, tipicamente babbana, servile, unta, enfatica, stordente, supportata sapientemente dagli apparati di sistema, con i bar stracolmi di benpensanti a ribadire lo straniamento stordente di come sia inammissibile prendersela con uno che finisce nel torchio solo per il fatto di aver caritatevolmente agevolato la beneficenza. Ci han creduto tutti, ringhiando, e denunciando le classiche manovre della giustizia rossa ad orologeria. Che il benefattore abbia dei conti off shore, questo non importa a nessuno, perché opportunamente denunciato ai tempi della legge apposita del Bomba per agevolare il rientro dei capitali sonnacchiosi all’estero. Quante brave persone diceva ai tempi il poeta cantautore partenopeo! E non conta neppure che la stessa regione lombarda non sia stata informata mai da uno straccio di atto pubblico sulla regalia del cognato del Governatore. E neppure che i restanti 25mila camici oggetto della donazione siano stati deviati verso altri lidi questa volta remunerativi. Dai meandri del club di fedeli al socio in affari, che molti stan cercando di riabilitare pur se in passato pagò tangenti alla mafia, ecco arrivare l’imprimatur “Fontana è un galantuomo” che è come se Al Capone avesse etichettato un suo fido aiutante al tempo del proibizionismo con “è un buon bevitore!”, o se Nerone avesse detto di un suo servo “si destreggia arditamente con il fuoco!” 
C’è un altro aspetto nella vicenda, raggelante ma non troppo per chi conosce e segue da lustri le vicende terrene dell’Egoriferito duevirgolanovepercento, e risponde ad un nome: Patrizia Baffi, l’unica consigliera regionale lombarda di Italia (semi)Viva, che ha deciso di non votare la mozione di sfiducia proposta dal M5S e svogliatamente supportata dal PD, contro Fontana.
Un flebile segnale di quanto sciaguatta nella cervice del Bomba: il desiderio di accasarsi in quelle lande, fetide ma pur sempre migliori in quanto a visibilità, unica arma ormai per non estinguere quell’ideale minestrone che tanti danni fece ai tempi dell’Era del Ballismo. 
Galantuomo, Fontana, Elargizione, Camici, Off Shore, Baffi, Intesa: il compendio per una giornata da calci agli stipiti.

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