giovedì 23 luglio 2020

Nella quotidianità



No, tranquilli, non è capitato a me! 
Riflettevo però su questa foto: prendi un treno, qualsiasi, perché egli è famoso per la tirchiaggine, entri in un vagone, dai una sbirciatina al manifesto, una chitarra, guardi il passeggero, lo riguardi - mi ricorda qualcuno - ma vuoi davvero dire che sia lui - o è un sosia o è lui - e poi, d'un lampo, ti rendi conto di essere a pochi, pochissimi metri da un'architrave della Musica, si è proprio lui, e non vi dico chi è perché se non lo conoscete, vi prego, chiudete il post. 
Non so fra mille anni, ammesso che il pianeta esista ancora; sicuramente nei secoli a venire egli sarà ricordato, continueranno ad aleggiare in molti lobi le sue note e quelle del suo gruppo, destinato al firmamento dell'immortalità.
In quella cervice infatti, nacque tanti anni fa una musica originale, un qualcosa che stupendamente ha consentito a tutti i fruitori di usarne per quello stato brado a fantasia ed immaginazione essenziale per accostarsi all'abbeveratoio scrigno di emozioni, motore vitale per rendere particolarmente frizzantino ogni aspetto della propria esistenza. Ciuff! Ciuff!   
 
    

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