A vedere alzarsi in cielo un grattacielo di 110 metri non c’era quasi nessuno. È l’effetto mitridatizzazione, assuefazione ad un evento, nello specifico il lancio dell’ultima missione lunare Apollo 17 avvenuta nel 1972, con media e share disinteressati. La mitridatizzazione la riscontriamo oggi nei bollettini del Coronavirus, l’abitudine ai decessi, il sollievo nell’apprendere che solo un centinaio di nostri concittadini non ce l’hanno fatta. Solo. Ci mitridatizzammo nell’Era del Puttanesimo al fatto che un pregiudicato, pagatore seriale di tangenti alla mafia e possedente la metà dei media nazionali, orchestrasse ai nostri danni una politica personale per salvarsi dalla bancarotta, aumentando a dismisura i propri possedimenti.
Ci mitridatizziamo quotidianamente sul fatto che molti attorno a noi non paghino le tasse, piangendo miseria assieme a coloro che sono effettivamente in difficoltà.
Ci mitridatizziamo davanti all’assassinio del giovane Regeni ad opera di un tiranno ancora in sella e al quale vendiamo navi, elicotteri e armi.
Ci mitridatizziamo da quasi quattro anni al fatto di avere come uomo più potente del pianeta un Biondone psicopatico, un pericolo sensibile per tutta l’umanità.
Siamo quindi sensibili alla mitridatizzazione e l’unico modo per combatterla è quella di dedicare almeno un’ora al giorno all’informazione. Informazione non transumanza belante mediante media peripatetici al servizio di lorsignori. Leggere, leggere, leggere bene e sano: il vaccino contro la mitridatizzazione.
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