mercoledì 19 febbraio 2020

Nelle mani della pazzia



L'incredibile, lo squassante vortice che attanaglia molti neuroni, si è materializzato a Milano, in Galleria. Sapere che il cosiddetto vincitore, ma perdiamo tutti culturalmente, ogniqualvolta che alzerà le dorate saracinesche inizierà la giornata da -13.800 euro solo di affitto, senza quindi contare il personale, la luce, l'arredamento, le tasse, dona, termine che non s'aggrada ma in questo ginepraio nulla appare bello, a mio parere il degrado, lo stagno in cui siamo piombati. 
Dior è il vincitore della mega asta col Comune di Milano per accaparrarsi i 253 mq attualmente in gestione a Versace. L'ha spuntata dopo quasi una quarantina di rialzi per un modico canone annuale di oltre 5milioni di euro, che fanno appunto quasi 15mila euro al giorno. 
Mi chiedo quanto, scusate il francesismo, cazzo sia smisurato il guadagno, il lucro, per arrivare a sopportare un balzello di tali mastodontiche dimensioni e, di conseguenza, quanto siamo allocchi noi, mi ci metto anch'io pur sfanculando da sempre la fantomatica moda e i modaioli, che per cincischiare con ninnoli che pare in alcuni casi, e non so dire se Dior faccia parte della compagnia, siano confezionati da schiavi per lo schiavismo 2.0 che, grazie a fregnacce, cicalecci, latrati alla Luna, ci hanno abituato a vedere come lavoro, occupazione e poi quelle nenie sul fashion, sull'arte, ma di che arte stiam parlando?, i luccichii abbacinanti la ragione, il valore effettivo di questi specchietti per allodole, anzi allocchi, che spendono fortune per compiacersi con la novità, alla velocità della luce diveniente obsoleta, fuori moda, per un circo equestre montato ad hoc per concedere a molti la gioia, la realizzazione della prevaricazione sull'altro, pregna di verticali di Krug. 
Se parti da -13.800 euro tutti i giorni vuol dire che sei certo di essere circondato da imbecilli! 
O no?    

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