giovedì 27 febbraio 2020

Il niente, il nulla






Il Nulla, il Vuoto, l'Inane pare non arrendersi davanti a niente. Emergenza nazionale? Ekkissenefrega! Questo simbolo, eclatante esempio di cosa non si dovrebbe fare in politica per non offuscare dignità, senso di appartenenza allo stato, moralità, principi fondamentali operanti in modalità socialmente utile, questo nanetto cotto, decotto, stracotto, ansima, mette ansia ogni giorno a tanti per la perpetua voracità egoriferita che lo porta a dibattersi meglio di un'anguilla di Comacchio al fine di ritrovare uno spazio centrale, tornando a contare qualcosa, va bene anche una fetecchia. 
Si dispera, cogita, puro eufemismo, gracchia, ulula ma niente! Nessuno lo considera più! 
Le ultime cagate tipo il sindaco d'Italia, il maxi investimento biblico per far ripartire l'Italia ma cazzo! E' sempre quello che ad Amatrice, immersa e sommersa dalla distruzione sismica, promise una velocissima ricostruzione, mentre dopo tanti anni che per i poveri abitanti saran sembrati secoli, devono levar almeno un 30% di macerie! 
E' quello che promise che avrebbe dedicato un giorno alla settimana per andare nelle scuole, perché le scuole le avrebbe rese dignitose in un batter d'occhio! 
E' la stessa persona che dette la mancetta accordandosi scapestratamente con l'Europa e da quel giorno divenimmo il porto unico per l'accoglienza dei fratelli in disgrazia, che rimasero con noi per essere sfruttati e maltrattati. 
E' lui che soffiò nei padiglioni auricolari di De Benedetti annunciandogli un provvedimento prossimo ad essere votato nel Consiglio dei Ministri, permettendogli di guadagnare 600mila euro in un solo giorno di scambi borsistici! 
Ed in queste ore profondamente buie, in questi istanti pregni di incertezza, fobia, paure che pensa, che propone questo giullare? 
Di fare un governo di unità nazionale, la madre di tutte le fregnacce, col solo scopo di tornare sul proscenio, di riveder le stelle, non capendo che è finito, finito, finito! 
Persino il mascherato e ghignoso Fontana, governatore della Lombardia ha evidenziato, in un sussurro, quanto sia eclatante l'odio del poverello nei riguardi di un uomo perbene, magari un po' inesperto, che attualmente è Premier!
Sconvolgendo menti e ragione, lo Sberleffo Logorroico sta tentando di stringere accordi addirittura con il suo nemico storico, solo perché rappresenta l'unico pertugio ancora in auge per uscire dal deserto spettrale in cui la sua nuova compagnia d'avanspettacolo è piombata in fatto di consensi. 
Una nausea infinita, una sofferenza senza paragoni venire a conoscere queste infime trame sdolcinate, fini a sé stesse, senza orizzonti di decenza, architettate per sfamare il proprio ego smisurato e da strasicura analisi psichiatrica. 
Al suo confronto quello in foto sulla destra lo possiamo benissimo paragonare a Winston Churchill!   

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