lunedì 20 gennaio 2020

Sveglia!


Ogni anno arriva tramite l'Oxfam la conferma dei danni che il capitalismo contemporaneo provoca a tutta l'umanità.
Se ci soffermiamo al dato che 2000 diversamente umani posseggono risorse come 4,6 miliardi di persone, scatta un moto d'ira rivoluzionario, una sana voglia di ribaltare tutto, di ripartire da zero, di annullare ogni differenza, in nome e per conto di tutti noi. 
Chi dovrebbe andare a riposo rimane a rompere i coglioni, sottraendo reddito ai giovani. 
Cianfrusaglie respiranti fagocitano tutto, accatastando ricchezze rubate alla stragrande maggioranza di esseri uguali a loro, ma che il fato o il sistema ne hanno decretato la fine, l'inutilità sociale, ancor prima di nascere. 
Già il sistema: perfezionato come non mai, parrebbe infischiarsene di queste disparità; si tende ad annullare, a schiavizzare il lavoratore per incanalare enormi quantità di denaro in mano a pochi. 
Non è più il tempo del "Che", non vi sono in giro saldi pensatori in grado di iniziare ad avviare un processo in grado di sparigliare le attuali regole. 
Il "Rimbambismo" la fa da padrone, salite su un treno o andate in un qualsiasi aeroporto per convalidare questa certezza: hanno annichilito quel poco di buono con smartphone di ultima generazione, siamo atterriti, rintontiti, non ci rendiamo conto che se fossimo uniti potremmo invertire la rotta. 
La vergogna non abita più su questa sfera blu, la prevaricazione è signora indiscussa. 
Schiavi e negrieri in cravatta si sfiorano oramai senza paura. La riverenza, il capo chino, la sottomissione. Ecco cosa emerge in questo tempo, pieno di briganti, zeppo di segregati. 
Svegliamoci!  

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