lunedì 28 ottobre 2019

Eh si!


In effetti se ti fai prendere con le mani nella marmellata, se non ti distacchi completamente dal tuo problema toscano, se stringi alleanze con uno sfiancato rappresentante un movimento che della sua identità solitaria, senza accordi con chicchessia, ne aveva fatto bandiera e che invece pur di rimanere in tolda sta sfanculando dogmi e capisaldi, se non riesci ad accettare l’idea che la democrazia esige la salutare alternanza, necessaria per abbattere mefitici gangli di potere e peripatetici che della politica ne hanno fatto mestiere, se combatti ad armi impari contro un accalappia-babbioni, che, se attaccato la butta in caciara (aveva distolto dalla ragione pure me, mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa) nascondendo le proprie malefatte (49milioni evaporati-traffici con signori del vento mafiosi-inghippi russi per tangentone) dietro paraventi da sapore cardinalizio dei tempi di testa a pera Ruini, vedasi sbarchi oceanici di disperati, odio razziale profuso a piene mani, fobia dell’Europa, via le tasse che anche un cavernicolo rincoglionito riconoscerebbe come sterco mediatico, se accade tutto questo la batosta ci sta, anzi: è salutare. L’Umbria caro Zinga ti ha lanciato un messaggio preciso: aprire le finestre, purificare l’ambiente, mandare a casa gli inamovibili fassiniani, cercare giovani e soprattutto ideali per sconfiggere quella vaga idea di capitalismo che beoti, nani e ballerine hanno portato dentro a quell’ambiente che un tempo rappresentava una speranza per tutti i savi di mente e di cuore.

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