lunedì 7 ottobre 2019

C'è un limite a tutto



Di tutto, ma proprio di tutto, si potrebbe scrivere davanti ad una notizia come questa. La Bestia per antonomasia, colui che premette il pulsante innescando l'esplosione che distrusse il tratto autostradale palermitano uccidendo il giudice Falcone, sua moglie e la scorta, l'animale che sciolse nell'acido un bimbo, colui che pare essere responsabile di almeno cento omicidi, si è ravveduto e potrebbe ottenere gli arresti domiciliari. 
Dopo 23 anni di carcere quindi il ravveduto Brusca potrebbe uscire dal carcere. Non sono qui a dire che vederlo marcire in carcere sia un toccasana per tutti coloro che credono nella giustizia terrena. Neanche sono dalla parte di chi vorrebbe per certi malefici carnefici la pena di morte. 
Ma a tutto c'è un limite. Brusca pentendosi allarga i confini della decenza umana. Uno così non può ritornare a casa sua. Dovrebbe e deve rimanere in carcere. Da pentito, riconoscendo i suoi immensi errori. Espiare i peccati, tornando ad essere umano. Ma in carcere. Perché c'è un limite a tutto. 

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