giovedì 26 settembre 2019

Interessante, molto interessante!



di Marco Palombi da "il Fatto Quotidiano"

Ora che si va posando la polvere mediatica attorno alla presenza al vertice sul clima dell'Onu di Greta Thunberg e di altri noti attivisti per l'ambiente tipo Bill Gates (sic), resta una domanda: ma contro chi è questa rivolta ecologista? A chi si rivolge la giovane svedese col suo "Pentiti!" o quando avverte che "il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no".

A chi non piace? Mai s'è vista una rivolta contro il sistema accolta dallo stesso sistema che si vorrebbe abbattere con tale gioia: presidenti, cancelliere, burocratjia sovranazionale varia, amministratori delegati, giornalisti ed editori, ex pirati oggi filantropi, tutti applaudono entusiasti.

Un solo esempio: a spingere l'alleanza verde a New York c'era pure Søren Skou, che di lavoro fa il capo della Møller-Maersk, conglomerato danese che, tra le altre cose, è il più grande armatore di navi mercantili del mondo, cioè uno dei più grandi inquinatori del mondo (ma non certo il solo presente al Palazzo di Vetro). E quindi - a non voler porre dubbi scientifici sul dogma dell'emergenza e sulle cure proposte - resta la domanda: chi è che rema contro?
Chi "osa"? Bastano Trump e Bolsonaro a bloccare il risveglio mondiale della coscienza verde guidato dalle multinazionali, pure quelle del petrolio? Noi abbiamo questa rozza idea che, se tutti applaudono, hai probabilmente detto una cazzata e il sospetto, parafrasando il maestro Stefano Ricucci, che manager e presidenti vogliano fare gli ambientalisti col culo degli altri. Di chi? Mettiamola così: se non sei al tavolo, sei nel menu.


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