Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
giovedì 14 marzo 2019
Gru Gru!
Il fatto che grubeasse molto mi avrebbe dovuto destar maggior sospetto di quanto ne ho sempre avuto nei suoi confronti. Abituale opinionista onnivoro di gettoni e di visibilità, Paolo Mieli con un'innocenza derivante dalla convinzione che ad uno come lui, riconosciuto vate, intenditore di politica, massimo esperto di sotterfugi svelati dall'alto del suo sapere infinito, depositato dai mastri saccenti ed infusogli direttamente dall'Olimpo, nel corso di una puntata di otto e mezzo, tempio dell'allocchismo sovrano e retto da una frequentatrice abituale del club dei ricconi Bilderberg, ha avuto la scaltra idea di comunicare ai poveri spettatori di essere in possesso delle foto in cui Giulia Sarti, parlamentare del M5S, appare nuda e in intimità. Il sommo Mieli raccontava pure che quelle foto gliele avevano inviate degli amici. Sfanculando principi primordiali, molto più umani di Mieli, il luminare della fregaccia venduta a pagamento come dogma filosofico, informava l'umanità che "E' come se qualcuno stesse dicendo ai 5 Stelle "Avete voluto questo mondo selvaggio? Ecco, è capitato a una di voi!"
Quale perla di saggezza, a pagamento, sgorgata dallo scrigno divino dell'inavvicinabile pensatore!
E la reazione della sacerdotessa del subliminale? Lo studio, riempiendosi dei fonemi elargiti a noi tapini dalla sacerdotessa Gruber quasi decolla per la maestria integerrima della scolaretta Bilderberg, la quale commentava così "Una di voi che da quello che sappiamo ha messo delle telecamere in casa."
Chiaramente nessuno dei blasonati osservatori, già in fibrillazione per la prossima stagione marina a Capalbio, ha avuto nei giorni a seguire il coraggio e la padronanza di sé per criticare con la giusta ferocia questo inquietante ratto alla ragione, a parte i soliti noti e per fortuna ancora presenti. D'altronde che aspettarsi dai tanti ondivaghi sapienti alla Mieli, sempre a caccia di gettoni dorati, giusti dalla nascita, immarcescibili e pregni di quell'appagamento culturale che solo una maestria sopraffina nel gruberare o gianninizzare riesce a conquistare per il bene delle genti, ops! degli allocchi?
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