venerdì 25 gennaio 2019

Tre anni senza verità



Caro Giulio,

sono già trascorsi tre anni dal tuo assassinio e in queste misere lande terrestri nulla si muove, tutto è immutabile ed apparentemente eterno. Vincono, stravincono le becere politiche affaristiche abbacinanti ragione e giustizia. Riusciamo ancora a far affari, mansueti e proni, con un dittatore responsabile, pare, del tuo assassinio, a sopportare la sua illiberale ascesa al potere, pur continuando a blaterare di dorati valori, solo e miseramente sulla carta e ad uso e consumo di poveri allocchi. 
La verità per quanto ti è stato fatto forse non riusciremo ad averla mai. Come ti dicevo sono molteplici i legacci che attanagliano coscienze e pensiero in nome e per conto della nostra divinità a cui tutti, più o meno, dobbiamo rendere conto: si, il lucro, il patetico ed inumano correre verso sempre più mastodontici affari, utili per pochi sciacalli, orchi senza alcuna dignità. Ci lasciamo pervadere da regole economiche anti uomo, come le mine che costruiamo in terra sarda e vendiamo ad arabi della malora, ma ricchissimi. Quello che posso fare, nella mia gattabuia, è di ricordarti ogni anno, gridando al vento la mia repulsione al sistema, e tu lo sai, ingabbiante cultura, pensiero, alte mete di vero progresso. Già il progresso! Quello che ci propinano quotidianamente quaggiù non ha niente a che vedere con il vero marciare avanti verso una giustizia sociale oramai chimera irraggiungibile. Siamo in mano di pochi, spietati infingardi riuniti in corporazioni, lobby, multinazionali che ci fanno credere di essere in progress allungandoci magnanimamente bon bon, dolcetti e buffetti irridenti il nobile vivere da normodotati. Ci propinano falsità, mistificazioni, stravolgono verità lampanti per alimentare, espandere il sistema fondato sulla crescita da consumo secondo l'ortodossia di madame Globalizzazione, la dea moderna con innumerevoli fedeli destabilizzante la pace sociale. 
Giulio, spero che un giorno si possa arrivare alla verità, viatico per la tua pace, per il tuo ricordo dignitoso e che i carnefici vengano messi a marcire, per sempre. Ne dubito, ma ci spero. 
Resta in pace, per sempre. 
Ciao! 

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