C'è un clima da novena nei meandri obsoleti della vecchia politica; tutti genuflessi ad attendere il si o il no del Movimento riguardo la vicenda del Cazzaro Verde. Molte pie donne pare affrontino le scalinate ecclesiali per chiedere che Di Maio si schieri per l'autorizzazione a procedere nei riguardi dell'alleato (personalmente lo sono anch'io senza ombre e senza dubbi) in modo da mandare a catafascio questo governo degli imbelli, dei nullafacenti, dei presuntuosi, a parer loro naturalmente. Rosari, accensione smodata di ceri e ceci sul pavimento per giaculatorie del tipo "Santa Rosa da Forlì fai decidere Giggino per il Si!"
Scalpitano come puledri nel pre palio, pregustando nuove gesta eroiche, nuovi ammiccamenti lucrosi, nuove avventure predatorie, incensi e paillette osannanti una casta immarcescibile, granitica, sostenuta dal meglio dello snob culturale alla Capalbio, quello snobismo che predilige le corporazioni finanziarie alle difficoltà delle masse. Su tutti questi penzolanti sul baratro del sano anonimato c'è naturalmente lui, il Delinquente Naturale, che arde, geme, si ansia nel cercare di affossare l'attuale compagine governativa la quale, prima o poi, potrebbe arginare lo spudorato ventennale agire politico salvaguardante i suoi interessi, immensi e tipici di una sanguisuga.
Attorno a quest'attesa restano ammutoliti i giornaloni proni e i media non ancora ripresisi da decenni di occupazione culturale delle passate ere, quella del Puttanesimo e la più recente del Ballismo. Nessuno infatti che ricordi agli allocchi che l'accozzaglia di incapaci guidata da Di Maio continua a rifiutare soldi pubblici e a non costare nulla in campo organizzativo. Quisquilie che si perdono nella vastità di orazioni pro Si del Movimento.
Scalpitano come puledri nel pre palio, pregustando nuove gesta eroiche, nuovi ammiccamenti lucrosi, nuove avventure predatorie, incensi e paillette osannanti una casta immarcescibile, granitica, sostenuta dal meglio dello snob culturale alla Capalbio, quello snobismo che predilige le corporazioni finanziarie alle difficoltà delle masse. Su tutti questi penzolanti sul baratro del sano anonimato c'è naturalmente lui, il Delinquente Naturale, che arde, geme, si ansia nel cercare di affossare l'attuale compagine governativa la quale, prima o poi, potrebbe arginare lo spudorato ventennale agire politico salvaguardante i suoi interessi, immensi e tipici di una sanguisuga.
Attorno a quest'attesa restano ammutoliti i giornaloni proni e i media non ancora ripresisi da decenni di occupazione culturale delle passate ere, quella del Puttanesimo e la più recente del Ballismo. Nessuno infatti che ricordi agli allocchi che l'accozzaglia di incapaci guidata da Di Maio continua a rifiutare soldi pubblici e a non costare nulla in campo organizzativo. Quisquilie che si perdono nella vastità di orazioni pro Si del Movimento.
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