Chiaro che i giornali ieri abbiano messo giustamente in risalto la tragedia nella discoteca di Ancona; ma il posizionamento nelle pagine interne dei vari articoli, fa insospettire molto sull’agire corretto o meno dei giornaloni qui ad Alloccalia. Da un lato la grande evidenza ai Si Tav organizzato dalle madamin in cachemire, con servizi nelle pagine più importanti dei quotidiani; dall’altro il No Tav messo in soffitta, a pagina 12 per Repubblica.
Le grandi opere falliche del precedente e, per fortuna, logorato potere, costituiscono l’ultimo tentativo di auto-alimentazione per non soccombere; basta guardare al veneziano Mose, con tutti gli sperperi prodotti e l’inefficacia manifestata ancor prima di entrare in funzione, infatti andrebbe già pesantemente manutenzionato. Il Tav finirebbe allo stesso modo: un’opera costosissima ed inutile, fuori dal tempo, da ogni logica. Solo un pretesto, un appiglio, un barlume per chi ancora non demorde, sperando in un’ennesima cuccagna, con Chiamparino, i giornaloni e le madamin a tenere l’albero e le baggianate insufflate in aere ad hoc (tipo le inesistenti penali, l’avanzamento dei lavori, a zero visto che per ora si è solo scavato un tunnel geognostico a titolo d’indagine tecnica) per abbacinare i già fin troppo storditi allocchi.
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