venerdì 10 agosto 2018

Segni


C'è un punto, solo in apparenza flebile, che riesce, essendo un segno si sa: con i segni molto spesso si trova la via giusta, a descrivere al meglio ciò che veramente sta accadendo nella politica italiana. Il segno inequivocabile di questi mesi di nuovo corso è che molti, non abituati a farlo da decenni, si stanno lamentando. Per la prima volta da tempo immemore Confindustria per bocca, diciamo fauci che rende meglio l'idea, del suo presidente Vincenzo Boccia, si è dichiarata scontenta, molto scontenta del decreto dignità trasformato in legge. Quindi dal punto di vista dell'anonimo utente direi che ci siamo, che questo è il sentiero da percorrere per arrivare ad una maggiore equità. 
Confindustria sino a poco tempo fa era abituata, ad esempio nell'Era dell'Ebetismo, a scrivere lei stessa alcune norme finanziare, al fine d'imbrigliare dignità e certezza nei lavoratori. Da oggi pare che ci sia stata un’inversione a U. Ma questo dato è annaffiato, occultato, messo in soffitta da ben più importati problematiche, alla Foa per intenderci oppure, sulla scorta di Pomigliano di Luigi. Questi sono i nuovi paraventi.  

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