martedì 17/07/2018
LA POLEMICA
Chili di troppo, le strane idee delle fan di Chiara Ferragni
SU INSTAGRAM - PRIMA LE FOTO SULL’ANSIA DI RECUPERARE SUBITO LA FORMA DOPO IL PARTO, POI LE POLEMICHE SULLE AMICHE IN COSTUME. TUTTE MAGRE
di Selvaggia Lucarelli
A settembre Chiara Ferragni si sposa a Noto, in Sicilia, e ha già annunciato che i festeggiamenti dureranno tre giorni, anche perché la cittadina verrà “travestita” grazie a fiori, luci e ruote panoramiche da Festival di Coachella. Insomma, grazie al tocco magico dell’influencer, Noto passerà dall’essere capitale del barocco a capitale del tarocco. Ignorare la notizia sarebbe un buon proposito, se non fosse che la Ferragni ha organizzato un addio al nubilato a Ibiza che ha avuto una copertura mediatica ben superiore a quella dei Mondiali di calcio e dell’ultima dichiarazione di Salvini che non so quale sia, ma pure fosse “Non mangio mai cavolfiori che poi mi si impuzzolisce la cucina”, sarà già l’apertura di tutti i tg nazionali.
La Ferragni, che è solita festeggiare le ricorrenze che la riguardano con sobrietà (per il suo ultimo compleanno aveva noleggiato un Frecciarossa, suo figlio Leone era già su Instagram quando non aveva neppure tutta la testa fuori, Fedez le ha chiesto di sposarlo all’Arena di Verona in diretta tv) ha deciso di dire addio al suo stato di nubile in una località isolata, mistica, meta di pellegrinaggi e ritiri ascetici in compagnia di pochi intimi: Ibiza. Con 19 amiche.
Le amiche, ovviamente, in cambio della vacanza a scrocco che Chiara ha rimediato a sua volta a scrocco dagli sponsor e di qualche foto destinata a finire su una pagina Instagram da 13 milioni di follower, si sono prestate alle gag mediatiche preparate a tavolino dalla Ferragni. Tali gag prevedevano che tutte indossassero un bomber acrilico il 12 luglio perché era il bomber acrilico dello sponsor (con su scritto #chiaratakesibiza), nonché un costume rosso dello sponsor, intero e sgambato da immortalare in piscina, in una foto di gruppo che ha scatenato una polemica infinita sui social e sui giornali.
Se pensate che la polemica sia stata in difesa di queste povere amiche costrette a fare marchette indossando la divisa per un weekend al mare, roba che manco la vacanza con l’Inps di Fantozzi, avete sbagliato di brutto. Le poverette sono state descritte come “rotonde e felici, assieme a Chiara con i suoi cinque chili in più guadagnati con la gravidanza” da una giornalista del Corriere della Sera che sui fianchi possiede a sua volta cinque chili in più ben nascosti sotto la maglietta. Di tritolo, però, perché è evidente che si tratta di una kamikaze. Maria Teresa Veneziani infatti (questo è il nome della suicida), è stata cazziata pubblicamente dalla Ferragni, la quale nelle sue storie l’ha accusata di bodyshaming, provocando un’onda di indignazione che io toglierei momentaneamente la scorta a Roberto Saviano per darla alla Veneziani, almeno finché Chiara non pubblicherà la sua prossima storia in cui Leone vomita sulla sua canotta Blumarine e tutto sarà dimenticato.
Ora, è evidente che la giornalista ha scritto una cosa superflua e fessa: superflua perché la forma fisica delle amiche di Chiara Ferragni non era una notizia e fessa perché, per giunta, la più rotonda era una taglia 38. Ancora più fessa l’osservazione sui cinque chili in più della Ferragni anche perché se togli cinque chili alla Ferragni, della Ferragni rimangono tibia e ciglia finte.
Il Corriere ha cercato di rimediare in corsa: ha tolto “le amiche sosia rotonde e felici”, l’ha corretto con “amiche sosia atletiche e felici” e infine ha scritto solo “le amiche sosia”, che poi è stata la prima correzione indovinata visto che a quel punto si sentivano tutte e diciannove chiatte e pure infelici. Da qui, il corto circuito. Le fan della Ferragni hanno ricordato in massa alla giornalista che non si offendono le donne sul web dandole della stronza-acida-giornalista di merda, ma, soprattutto, la Ferragni è diventata improvvisamente la paladina delle forme, del fianco generoso, dei cuscinetti sulle chiappe, delle donne rotonde, lei che di rotondo ha, al massimo, il vinile di una collezione di Fedez.
Lei che a 17 giorni dal parto ha fotografato in palestra la sua pancia già sgonfia e tonica, dicendo che c’era ancora molto lavoro da fare. Lei che per anni ha esibito un corpo di una magrezza che ha spesso allarmato stampa e fan e che della magrezza ha fatto a tal punto la sua ossessione da rispondere a una commentatrice scema che le faceva notare un accenno di pancia: “Ho partorito 5 mesi fa”, non “Chi se ne frega se ho la pancia!”. Lei che del selfie perfetto ha fatto (legittimamente) la sostanza.
Insomma, una giornalista che dovrebbe scrivere di costume e si sofferma sulle forme in un costume da bagno, una che vive a dieta e diventa paladina delle ragazze in carne, le fan che chiedono alla giornalista di non fare l’hater e diventano hater della giornalista. Doveva essere un addio al nubilato. È stato un arrivederci alla coerenza.
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