martedì 22 maggio 2018

Inquietudine


Questa amata Patria mai così perplessa in tempi per fortuna andati, allorché le furono proposti nomi di insani ed ignoranti occupatori di poltrone ministeriali! Come non ricordare l'Alfano al ministero degli Interni, coadiuvante al rapto di moglie e figlia dell'acerrimo nemico del boss kazako, o lo stesso impegnato agli Esteri senza saper proferir un fonema straniero? O la rossa, solo di tinta, Fedeli non laureata né, pare, diplomata all'Istruzione pubblica, o la classica, di maturità, Stanlio-Lorenzin alla Sanità? E che dire del commercialista labbro leporino leghista, amico del Delinquente, all'Economia? E già che ci siamo: Alfano, sempre lui, che acconsentiva alla modifica per uso personale delle leggi pro Puttaniere quand'era alla Giustizia? Già la Giustizia: come mai non vi fu nessun rimuginamento quando il leghista Castelli divenne ministro ammettendo di dover studiare le leggi sul Bignami? 
E quanto era esperta la Gianni&Pinotti nel campo della Difesa? E la Madia, si la Madia, la "ControlC" di tesi con quell'espressione rivalutante appieno l'ebetismo: era la persona giusta per dirigere il ministero della Pubblica Amministrazione, con lo sfanculamento pervicace dei controllori alle sue riforme? 
Dai, dai! Già che ci siamo: fatemi leggere i curricula di Storace, di De Lorenzo alla Sanità, del fu Kossiga agli Interni, della Danè-Moratti, di Fioroni alla Pubblica Istruzione! Dai mostratemeli, fatemi capire che c'azzeccassero! 
L'unica che ricordo fosse degna del suo ruolo, fu la Gelmini al ministero dell'Istruzione-Universtià-Ricerca: grazie a lei infatti scoprimmo tunnel mai fino a quel momento conosciuti. 
Questo arzigogolare attorno a capacità, a pro Europa, ad esperienze idonee al mandato, costituisce una novità nel nostro panorama nazionale, che potrebbe confondersi con la fobia inusitata colpente molti di lor signori, che se finalmente s'iniziasse a far sul serio, a preferire cioè i bisogni reali del paese, potrebbe rivelarsi campana di fine corsa per molti, moltissimi adepti all’immarcescibile casta di cui da queste parti, purtroppo, molti sono portatori insani. 
Dubitate gente, dubitate!

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