martedì 30 gennaio 2018

Lo strano divenuto normalità




E' sempre la solita musica: ci si altera, quasi nauseandosi, invocando proteste di massa, riunioni, scioperi, blocchi e quant'altro. Poi, come un refrain soporifero, ci si acquatta, silenti, entrando nella spirale della normalità. 
Il caso più eclatante degli ultimi tempi è la disgustosa legge elettorale, pensata, direi meglio covata, da quattro cialtroni al bar, estraniante il popolo sovrano dal più alto diritto che la Costituzione gli riserva: il voto elettorale. 
Ce lo hanno tolto, sminuzzandolo in coriandoli per l'alterigia altrui, senza scelta. Abbiamo permesso loro, con blasfema noncuranza, che ciò avvenisse, senza polemiche, senza alcuna fermezza. 
Ci hanno spogliato di un sacrosanto diritto, hanno creato un giochetto che permetterà a tanti di loro di tornare per l'ennesima volta a farsi i cazzi propri fingendo di curarsi del territorio votante in cui sono paracadutati. 
Ma che razza di paese siamo! 
In Emilia toccherà votare per quel Piero Fassino in politica dal 1983, ex berlingueriano, poi nattiano, ochettiano insomma: aggiungete tutti i segretari pci, ds, pd e mettete in fondo al loro cognome "ano" e avrete la carriera politica di questo brontosauro! 
E che dire della bistrattata Dotta, la città rossa per antonomasia costretta, circuita a votare tal Pierfi Casini, dal passato lindo e bianco, essendo stato il delfino di Forlani, per poi divenire sodale con il Puttaniere e poi, con un doppio carpiato, entrare nel nano partito della Lorenzin per trasformarsi in un compagno rosso nella terra più rossa? 
E l'abbacinante Etruriana, già ieri in terre bolzanesi a infondere verbo e pensiero aureo come se non vi fosse nulla di strano nel candidarsi in Trentino per un'aretina di Laterina come lei; e con una punta di modestia, ne è tanto pregna il sottosegretario, "credo di conoscere bene l'Alto Adige, ci vengo in vacanza" e poi " è giusto che i migliori vengano posizionati in varie luoghi."
Avremo comunque modo di monitorare tutti, ma proprio tutti questi signori del voto diversamente democratico! 
Monitoreremo con un unico scopo: renderci conto di come veniamo palesemente umiliati, ogniqualvolta entrano in gioco i nostri diritti costituzionali.  

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