Nel tempo d’elezioni, anni fa assistevamo alla consueta sceneggiata dei cardinaloni in paonazzo, capitanati da Camillo Ruini, protettore dei protetti; usando il paravento oramai sgualcito dei valori non negoziabili, Camillo ammiccava al prescelto di turno, foss’anche un Erotmane miliardario dedito ad aumentare spudoratamente il forziere di famiglia. Il sodalizio stipulato alla faccia dei Vangeli, permetteva al circolo dei finanzieri pregni di bisso, di spassarsela in perfetta letizia, recitando sia il breviario che le scene peripatetiche, simulando vicinanza ai bisognosi. Ma un uomo venuto dal mondo lontano, per fortuna, ha posto fine a questa ignominiosa realtà d’oltretevere, lasciando lo spazio ad un’altra istituzione, in aggiunta pure tecno, rapto-finanziaria, alias Comunità Europea, la quale, per bocca di un suo navigato profeta, Pierre Moscovici, ha iniziato a spargere terrore, presagi catastrofici nel caso in cui il cosiddetto populismo assuma il potere in Italia al posto della paciosa, serena per molti, alleanza tra la coalizione capeggiata da un evasore pregiudicato e una finta sinistra retta da un egoriferito toscano rigonfio di sè più di una cima genovese, alleanza questa molto probabile ma al momento mascherata da negazioni prodotte da falsi in carriere pluridecennali. Rompere le uova nel paniere: ecco quello che l’ascesa del Movimento 5 Stelle provocherebbe nel sconquassato panorama nazionale, comprensiva di lotta reale a vergognosi sperperi ed indecorosi privilegi di casta. I segnali di tutto quanto asserito? Uno su tutti: la candidatura sicura nel PD di tale Pierferdinando Casini, la Balena Bianca immota per antonomasia.
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