L'AMACA DI MICHELE SERRA - Repubblica
NEL MIO bar, dove nessuno ha un master in Economia ma, tutto sommato, nessuno è fesso, abbiamo capito questo: che Donald Trump ha tagliato le tasse di un bel po' (un migliaio di miliardi di dollari), perché - come pensava Reagan una generazione fa - se i ricchi diventano sempre più ricchi, sui poveri ricadrà una pioggia di briciole. Nel frattempo, però, siccome il debito pubblico americano, a causa del minore introito fiscale, diventa ancora più mostruoso di quello che già era, il solo modo per fare finta di far quadrare i conti sarà un bel taglio alle spese sociali. "In culo ai poveri", dice uno degli avventori del mio bar, il meno avvezzo alla dialettica. Non è semplice dargli torto.
Ora, però, il vero mistero è un altro. Come è possibile che un vero e proprio eroe della destra economica, ricco amico dei ricchi, capo di un governo di ricchi, sia riuscito ad arrivare alla Casa Bianca in qualità di vendicatore dei poveri operai disoccupati, delle povere casalinghe disperate? Il populismo è la truffa del secolo: pura destra (nazionalista, maschilista, xenofoba) ma con ottime referenze a Wall Street. La sinistra mondiale (qualunque cosa essa sia) dev'essere ridotta proprio male, per farsi infinocchiare da imbroglioni di serie B come Trump, e i trumpini di ogni latitudine.
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