sabato 23 dicembre 2017

Certe notti...


Quelle serate che, incontrando amici antichi ma sempre rinnovati, ti senti ingranaggio in movimento, tra serio e faceto, tra risate e curiosità appaganti, momenti in cui scopri la bellezza del divenire, dei progetti realizzati, dei nuovi traguardi, cene e non volgari apericene, termine detestabile questo, in cui non la musica profanata ed assordante, non l'ostentazione come ragione di vita, tristissima forma questa di pusillanimi che si credono chissà chi e che vorrebbero trascinarti nel vortice del loro appagamento, non rivalità senza storia, non una becera esposizione di sicumera atta ad abissare i presenti in una sorta di prona adorazione, non riferimenti e racconti di viaggi passati e compiuti solo per successive narrazione soporifere; certe notti soltanto la voglia dannata di ritrovarsi, s'erge a padrona di casa, riscaldando desco e cuori. 
E allora nascono emozioni, ricordi, fiabe mai smentite nei lustri, emergono scrigni nascosti aiutanti il nettare sacro agli dei a ritrovar vigore primordiale grazie all'ossigeno che nel decanter l'avvolge in un'alcova emozionale. 


  
Assaggi, gusti, perlustrando gli anfratti della storia, di ogni storia personale; ti raffronti nei sentimenti dello star bene insieme, e poi riassaggi, ri-degusti tra un tintinnar di papille osannanti l'effluvio di Bacco, stordisci i sensi ammirando i sacri intendimenti nuziali di cibo e vino, assisti alla loro misteriosa unione, nell'impeto di bontà preannunciante l'arrivo della regina, della fata, della gemma del banchetto festaiolo: 



Entra quasi nell'indifferenza e poi, scortata da carni eccelse frollate sul monte Athos, prorompe con la sua forza, impallinando disattenzioni e irriverenze, al punto che il tutto, amalgamandosi, permette ai presenti di scherzare, chiosando ad esempio così:



Una veduta aerea dell’isola Frollata dell’arcipelago delle Carnarie, luogo ameno unico al mondo che permette, se muniti di un Chateau Cheval Blanc del 1996, di dialogare amabilmente con i grandi profeti del passato tra cui Isaia, Geremia ed Ezechiele, che tra l’altro mi incaricano di augurarvi buone feste!

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