venerdì 24 novembre 2017

Lettera aperta



Egregia Presidente Boldrini
leggo sempre con interesse le sue prese di posizione riguardo a tematiche inerenti la deprecabile violenza sulle donne, in special modo ora che ha organizzato a Montecitorio un incontro in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione di questa becera tipologia di violenza.
Oltre ad esprimerle la mia totale adesione in merito, mi spiace però portarle alla sua attenzione un fatto, incredibile, che a sua volta ritengo una violenza su me stesso, generante una sensazione che, mi scusi per l'eufemismo, definirei di presa per i fondelli. 
Leggo su Repubblica che dal primo gennaio 2018 salteranno i tetti agli stipendi dei dipendenti di Camera e Senato; si potrà insomma ri-sforare il famoso tetto di 240mila euro annui lordi, cifra che ci avete presentato come una catastrofe umanitaria sulle vostre illustri cervici, quasi sfioranti il relativo accattonaggio per sopperire alle cocenti necessità, e che a guardar bene, tolte le tasse, quantificano invece uno stipendio netto mensile di oltre 10mila euro. Non a tutti chiaramente; tale cifra viene percepita da coloro che essendo al termine della carriera, ottengono il massimo degli scatti di anzianità; ma il vanificare di una restrizione, seppur minima, nei guadagni di cotanta classe privilegiata, stride molto con il mondo, non di mezzo, ma normale che vive e vegeta, sacrificandosi all'estremo, attorno a voi.  
L'apprendere che negli ultimi tre anni abbiate risparmiato circa 24milioni alla Camera e 18 a Palazzo Madama, sicuramente ci conforta, anche perché lo scialacquio dalle vostre parti, aveva raggiunto livelli indecorosi ed indecenti. 
I livelli remunerativi che l'anzianità porta ad acchiappare alla faccia nostra torneranno dunque in auge, grazie ai ricorsi dei solerti dipendenti e all'inefficacia di molti abitanti questi simboli imperituri di casta della, mi scusi, peggiore specie. 
Purtroppo, informate così la plebe, ci sono delle regole che non permettono il perdurare di questi tagli, regole pensate ed introdotte da chi vive in quei lussi e bissi ricordanti il non troppo lontano Vaticano. 
Pertanto Presidente Boldrini le esterno in merito la mia personale protesta, mista ad una sensazione di inutilità, d'impossibilità a sperare in un paese migliore, ad una classe politica, ad operatori del burocratese, viventi da decenni sopra le righe del buonsenso e del buoncostume. 
Le ripeto, ritengo tutto ciò una violenza perpetrata nei confronti di chi paga balzelli, assistendo a sceneggiate, a smargiassate di questo genere. 
Senza stima la saluto, sperando pure in una futura giornata dedicata alle vittime di questi subdoli e subliminali soprusi.  

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