sabato 28 ottobre 2017

Gli Adepti del Rancoroso



Livorosi, risentiti, rancorosi, adepti al soldo dell'Egoriferito autoproclamatosi signorotto di questa penisola, il cui verbo se contraddetto, pur pregno di malapolitica, di manovrismo scellerato per progetti insani ed effimeri, provoca astio, acredine e velenosità dispensate agli adepti del cuore, ad esempio questi quattro baldi serventi i quali, obbedienti e senza alcun timore di vedere offuscare la propria immagine pubblica, mettono in pratica decisioni ed editti sfioranti la comicità d'avanspettacolo. 
E se la boutade sul trenino del Buffone, oramai in ogni stazione lo chiamano così, giustamente, di non voler riconfermare Ignazio Visco a capo della Banca d'Italia è stata stoppata da un ritorno d'orgoglio del Silente quirinalizio e dell'esile Gentiloni, la mossa di risposta del Bimbo Rignanese è stata appunto quella di ordinare ai Quattro Cavalieri per l'Apocalisse, di darsi assenti giustificati al Consiglio governativo, al fine di evidenziare la totale non condivisione della riconferma di Visco.
Chiarisco nuovamente la mia personale opinione in merito: Visco ha le sue responsabilità, per il mancato controllo sulle scorribande bancarie e, con intelligente largo anticipo, avrebbe dovuto lasciare l governatorato bancario nazionale. 
Quello che è stato funereamente sbagliato è l'aver deciso, per mano del Bomba e dell'Etruriana, insufflando la povera deputata moneuronica, di presentare una mozione parlamentare, a pochi giorni dalla scadenza del rinnovo, di sfiducia verso Visco. Questo decisionismo sfiorante il fascismo, avrebbe potuto provocare un sisma economico e finanziario nel nostro paese, riportando lo spettro del default e un'enorme crisi economica, perché tutti sappiamo che il mercato ci guarda, a causa dell'enorme debito pubblico, con spietata diffidenza, pronto al primo venticello instabile, a ritirar la pur labile fiducia nel mercato economico. 
E un segretario di partito di maggioranza che sfiducia il Governatore della Banca d'Italia in modo così clamoroso non è un venticello d'instabilità, ma un tornado.
Meno male che il Silente si è imposto, sfanculando il Bomba, e Gentiloni non ha potuto far altro di supportare le decisioni del Quirinale. 
Ecco quindi la nascita di queste defezioni frutto appunto di astio e rancore, di adepti scellerati e incuranti della sorte della nazione, preoccupati come sono di servire il loro vate, avendo come obbiettivo non altro che l'inamovibilità di casta. 
(PS: della vicenda Grasso scriverò a breve. Sono ancora commosso e festante per la scelta di sbattere la porta del Presidente del Senato! Ci sentiamo più tardi e mi raccomando: leggete gli scritti di Orfini!)

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