sabato 29 luglio 2017

Alta degenerazione


Avendo le dita pulsanti e luccicanti come quelle di ET, non posso esimermi dal commentare lo stralcio del regolamento approvato dalla Scuola Svizzera di Milano, oggettivamente strana nel suo stesso dna in quanto non riesco a comprendere come codesti isolazionisti, stretti discendenti dei parenti dell'Imbianchino, possano insegnare a chi o cosa se non lo stile a loro più congeniale, ossia sbattersene i coglioni di tutti, in special modo dei bisognosi, sfanculando qualsiasi principio solidale a parte quelli creanti lucro, vedi la sede della Croce Rossa internazionale, per vivere racchiusi tra le loro montagne linde ed intonse, estraniandosi da qualsiasi problematica umanitaria ed internazionale, eccezion fatta per la Nestlè, impegnata da decenni a far essiccare seni con latte materno da sostituire con prodotti altamente remunerativi, per poi ad ogni estate venire a scassare gli zebedei dalle nostre parti per respirar salmastro, rimanendo maestri solo dell'accoglienza di capitali trafugati e sottratti alle giuste tasse nazionali. Che il loro razzismo fosse sofisticato è cosa ben nota. Che generasse una ghettizzazione di tale portata, ancora no. Se esistesse qui da noi un governo composto non da mestieranti, oggi stesso questa cosiddetta scuola svizzera perderebbe il riconoscimento dell'equiparazione al nostro ordinamento scolastico. Ma questi furbetti per un'ignoranza certificata capeggiati da tal Luca Corabi De Marco, han compreso da Macron il nostro squallore politico, la nostra assenza ingiustificata dal pensiero e sono tranquilli. Personalmente però, prendo impegno settimanale ad inviare al preside De Marco una lettera con solo due parole, nome e cognome: Stephen Hawking.
Ogni settimana, per almeno un anno. Chissà che non impari qualcosa. Anche se ne dubito.


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