Tra quattro giorni saranno 25 anni. Tutta l'Italia lo ricorderà, anche chi ancora continua a lavorare segretamente con Cosa Nostra perché il Natale lo festeggiano tutti, anche chi non crede. Alle 17:56 del 23 maggio 1992 con un esplosione di 500 kg capace di far oscillare i pennini del sismografo siciliano, muore Giovanni Falcone sua moglie Francesca Morvillo, e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.
Attilio Bolzoni su Repubblica di oggi, presenta una stupenda inchiesta in merito, da cui si evince come l'impegno di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e del pool palermitano, sia stato basilare ma non estirpante. Perché Cosa Nostra è ancora viva e vegeta, in modalità "manza" (tranquilla). Perché ogni giorno qualcuno in Italia o nel mondo ne lava i proventi illeciti, frutto di commercio di droga, di pizzi, di angherie. Perché è impensabile che questi stratosferici guadagni non sfiorino politici, di ogni grado e colore. Perché ciò che avviene in silenzio, nel sottobosco riesce a far clamore, purtroppo, in menti e cuori che ancora credono nello stato di diritto. E sono sempre meno.
Occorre ricordare che Giovanni Falcone fu attorniato da corvi, nemici, pusillanimi venduti alla malavita organizzata.
Occorre ricordare che Giovanni Falcone fu:
bocciato come consigliere istruttore
bocciato come Alto Commissario antimafia
bocciato come candidato al Consiglio Superiore della Magistratura
bocciato come procuratore nazionale.
Forse in quest'ottica l'anniversario della strage di Capaci tornerà utile a risvegliare coscienze, a renderci conto che un partito con cui il segretario pidino appena rieletto parrebbe voler continuare a tessere accordi, fu ideato da una persona attualmente in carcere a Parma per collusione mafiosa.
Servirà a renderci conto che oggi magistrati come Antonino Di Matteo stanno lottando, murati vivi, per investigare sui rapporti mafia-stato.
Perché la lotta non è assolutamente finita. Anche oggi infatti qualche faccia candida, benevola, timorata, avrà lavato milioni di euro, frutto delle attività della manza e placida organizzazione.
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