Questo guru, gran visionario, potente persuasore è il dottor Massimiliano Mecozzi, gran luminare omeopatico che, tra gli altri, aveva in cura il piccolo Francesco morto di otite in Abruzzo. Medico, sospese la sua professione per fare il facchino tuttofare a Varese, e già questo avrebbe dovuto costituire prova per una conclamata instabilità, per poi, malauguratamente, tornare a fare il dottore. E purtroppo, al solito, c'è dell'altro: Mecozzi apparteneva ad una setta di psicolabili chiamata Roveto Ardente, fortunatamente sciolta in anni passati; questa convention di squilibrati aspettava la fine del mondo nel 2008.
Mecozzi quindi si sospetta unisse l'omeopatia ad una forma virale di misticismo alienato da sinapsi degenerate. Mentre aspettiamo con ansia la sua cacciata dalla medicina per cui tornerà, non prima di aver fatto la giusta sosta in gattabuia, al facchinaggio, suo antico mestiere, leggo nelle cronache locali che questo facchino prestato alla medicina, vietasse ai genitori, mi astengo da ogni commento per rispettarne il dolore, di avvicinarsi alla Medicina tradizionale e, soprattutto, ai famigerati antibiotici, il cui solo nome pare provocasse sfoghi cutanei al facchino. Miseriaccia cane! Siamo nel 2017!
Ciao Francesco...
P.S. Non ho nulla contro l'omeopatia se prescritta da normodotati.
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