martedì 25 aprile 2017

Tutti a terra


Han fatto bene i dipendenti Alitalia a mandare a quel paese l'accordo economico per garantire continuità di servizio alla compagnia di bandiera, non tanto per una ragione economica, visto che son pagati alla grande, quanto per mettere fine ad una storia vergognosa, decennale, ad uno scempio ed un saccheggio brigantesco, chiamato appunto Alitalia.
Dagli anni della Balena Bianca infatti, questa compagnia è stata usurpata, piratescamente condotta da furfanti che l'hanno depredata senza alcun ritegno, senza pudore, assumendo personale senza nessuna regola, accondiscendendo a richieste politiche di ogni colore, per sistemare amici degli amici. Amministratori senza dignità alla Cimoli, agguantavano stipendi da favola ben sapendo che alla fine lo stato ci avrebbe messo una toppa, un rammendo salato con i soldi nostri. 
Nessun piano serio di rientro, nessun concreto rilancio, nessuna manovra etica han portato Alitalia a perdere milioni mentre tutt'intorno altre compagnie mietevano successi economici. Il motivo è che a nessuno importa salvare il buon nome del paese, indaffarati come sono a succhiare risorse, ad arraffare privilegi per il benessere dei soliti noti. Lo scempio è talmente mastodontico che solo la parola fine potrà prevedere un nuovo rilancio dei voli italici. Sempre che si trovi in giro qualcuno che sappia condurre un'azienda per il bene comune, parola questa anacronistica in questa terra pullulante di squali affamati.

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