Giuseppe Grillo, detto Beppe, dovrebbe osservare i fatti prima di giudicare il platinato Trump un moderato. Il primo atto politico del tycoon è stata una telefonata a Bibi, lo starter di un prevedibile e prossimo conflitto globale con il mondo arabo, il perno israeliano per una riedizione di un'intifada dalle proporzioni sconosciute. Grillo dovrebbe sapere che il voler aprire l'ambasciata americana a Gerusalemme, equivarrà a scatenare rivolte, attentati, sommosse, perché trattasi di un atto violento, sciagurato, ai limiti del decoro, inammissibile; un po' come entrare con un coscio di maiale ad una convention di vegani. Ma Bibi Netanyahu e Donald lo sanno e lo cercano, essendo colossali attaccabrighe, desiderosi di soffocare il popolo palestinese. Questa volta il vaffanculo lo invio io a Beppe ed al suo amico Donald, il quale non contento, darà il proprio beneplacito a Netanyahu per costruire altri insediamenti in terra palestinese, gesto tanto becero quanto guerrafondaio, simile ad avere in salotto di casa propria uno sconosciuto dentro una tenda a cui, come minimo, tendi a rompergli almeno gli incisivi. Naturalmente questa scelta improvvida, che farebbe incazzare pure l'Abbé Pierre, suona esclusivamente come una sonora provocazione. Fatta da Bibi e dal moderato, a detta dello sfanculato Beppe, Donald, grande Debitore nei confronti di Goldman Sachs, di cui un ex dipendente però, Steve Mnuchin, è stato appena nominato Segretario al Tesoro. Quando si definisce qualcuno statista, occorrerebbe magari prima informarsi! Anche sulla piattaforma Rousseau!
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