giovedì 1 dicembre 2016

Programma


Dopo aver annunciato il rinnovo del contratto con gli statali, bloccato da quasi due anni, dopo averci informato che dalla famiglia Riva, responsabile di massacri in terra pugliese, arriverà un miliardo di euro per rimettere in sesto l'Ilva, ma questi soldi ancora non ci sono né, visto l'ingordigia di questi "badroni", ci saranno, dopo aver elargito aumenti ai poveri pensionati, dimenticandosi ancora che in questo paese c'è gente che prende 19000 euro mensili per la dorata vecchiaia, il nostro, anzi il loro, presidente del consiglio che ci proporrà in questi due ultimi giorni di campagna referendaria, spropositatamente di parte grazie alla sua Rai e alla sua quasi totale stampa a lui prona?

Da indiscrezioni oggi dovrebbe annunciare l'abolizione totale delle tasse, un concorso superenalotto con tutte le colonne ipotizzabili vincenti, il ponte sullo Stretto che continuerà collegando anche la Sicilia alla Sardegna, l'incontro, già avvenuto alla presenza di Lotti e della Piecierno, con una civiltà aliena e un protocollo d'intesa per futuri accordi commerciali curati dal fidato Serra, la soluzione del riscaldamento globale, curato dalla Madia, colazione gratis per tutti gli italiani grazie ad un accordo con Farinetti, il rifacimento di tutte le strade, autostrade gratis e una linea di cosmetici a costo zero inviata ad ogni italico.

Questo dovrebbe essere il programma che, credo, gli permetterà di vincere questa impari campagna referendaria.
Rispetterò, come dovrebbero fare tutti, l'esito della votazione e, in caso di vittoria del Si, attenderò i benefici che molti già oggi intravedono e che personalmente, per impreparazione e deficitaria cultura costituzionale, non riesco ancora a comprendere.
Come un tempo ero dubbioso sull'avvento di un ricco imprenditore lombardo, deificato al tempo pure dalla gerarchia cattolica, o quando non compresi la bellezza della nuova forma di sinistra sociale scaturita da una vecchia stazione ferroviaria fiorentina.
Sempre, naturalmente, per questa dannata infarinatura di cultura politica.

Mannaggia!  

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