mercoledì 2 novembre 2016

La quadra


Premetto la mia prevenuta visione di questa politica. 
Premetto la mia repulsione a quanto accade nei saloni romani, tra soloni e accordi sottobanco.
Non dovrei insinuare, non dovrei arzigogolare, ruminare in merito. Ma tant'è l'insana e insalubre situazione mi porta a pensare. 
Parlo del post terremoto e delle immagini pervenuteci del (loro) amato leader. 
A supporto di quanto sto per dire, un fatto macroscopico, sottolineato ieri da Massimo Giannini, il giornalista epurato da Rai 3 assieme al programma Ballarò dall'adenoica Bignardi. 
Ricapitolo: abbiamo chiesto a Bruxelles lo sforamento dello 0,5 % motivandolo con la ricostruzione dei luoghi del dolore colpiti dal sisma (0,2%) e il problema immigrazione (0,3%).
Ora, per quanto riguarda il sisma lo 0,2% vale 3,2 miliardi di euro. Giustissimo! Non fa una grinza! Bravi! L'Europa, in merito, dovrà stare solo zitta. Ci mancherebbe! 
Solo che di questa enorme massa di denaro, nella legge di stabilità, se ne vedono 600 milioni utilizzati. Il che fa insospettire non solo Bruxelles, ma anche una parte degli italiani. 
E gli altri soldoni ovvero 2600 milioni di euro? 
Giannini ieri, molto cautamente, ha ipotizzato un utilizzo anomalo, quasi sconcertante: potrebbero essere impiegati nei cioccolatini governativi destinati a molti, in vista del referendum. E' un'ipotesi. 
Ma mi è servita per rampa di lancio. Per pensare male. Forse esagerare. E qui tornano le immagini: abbracci e faccia mogia del Premier nei luoghi scossi dal sisma. Partecipazione alla S.Messa nella festa di Tutti i Santi, con sguardo corrucciato in virtù dei flash di fotografi ufficiali. Il suo rassicurare chiunque sulla ricostruzione, senza considerare la violenza e soprattutto la continuità di questo immane cataclisma. 
Troppi indizi, troppo mostrarsi, troppa volontà di stupire. Vasco Errani, a capo della ricostruzione si lamenta di non aver visto ancora nulla, meravigliandosi di poter almeno rispondere alle telefonate. 
Sbaglierò, sarò cattivo. Ma questo palcoscenico del dolore non mi convince. 
Tra l'altro, il Fatto di oggi, adombra l'ipotesi di un posticipo delle votazioni, previste per il 4 dicembre. Sempre per i fatti tragici. Gli sherpa del Bomba sono già al lavoro, lanciando in aere dichiarazioni per un giusto, a loro dire, rinvio. 
Questa settimana il tribunale deciderà sul ricorso Onida, ex presidente della Cassazione, in merito all'illegale testo referendario. Se rinviato all'Alta Corte, lo slittamento sarà una certezza. Da qui in primavera, se così fosse, con oltre due miliardi e mezzo a disposizione, ne potremmo vedere delle belle. Caramelle per tutti offerti da uno come questo inviato dai poteri forti a cui nulla è precluso. Anche l'indecorosa politica. 

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