A leggere delle celebrazioni per il 120° anniversario
della nascita di Sandro Pertini, c'è da rimaner basiti.
Tralasciando il fatto che il Presidente Mattarella,
sembra, parlerà, l'inaudito è questa apparente acquisizione da parte della
destra, di una figura notoriamente ai loro antipodi come quella del grande, ed
unico, Presidente.
E' vero che sono al comando della Regione Liguria, è
vero che si ì tentato di trovare qualcuno di sinistra in grado di commemorarlo,
senza riuscirvici. Resta però l'anomalia di come Toti e company stiano
veleggiando attorno a queste celebrazioni che avranno, domenica prossima, il
culmine nel suo amato paese, Stella. Quello che sconcerta, annichilisce è la
lectio magistralis, che venerdì sarà tenuta da... Giuliano Amato. Si, proprio
lui: il delfino del Cighialone mai rimpianto, il fautore dell'appartenenza di
casta al mondo della politica, colui che è riuscito negli anni a sgattaiolare,
pur assomigliando ad un topo, anzi, ad un topastro, ovunque, di rimanendo,
immarcescibile, dentro l'arnia del potere, il pluripensionato ed ora,
incredibile, giudice della corte costituzionale, avrà il compito, il coraggio e
la disinvoltura di discettare di Sandro Pertini. Stupefacente davvero. Pertanto
se per caso passaste da quelle parti, non spaventatevi dei rumori provenienti
dal cimitero: il Partigiano per antonomasia, fermo non starà. Sfanculando, al
solito, strani personaggi ancora in circolazione!
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