mercoledì 21 settembre 2016

A volte..


La ministra della salute (udite udite!) è da capire! Credo infatti che si sia portata avanti con la sua nobile professione, probabilmente testando personalmente svariate varietà di prodotti in vista della possibile liberalizzazione delle droghe leggere. Infatti come spiegarsi che, dopo la prima campagna pro fertilità, affossata dall'Italia pensante e stranamente unita, la nostra illuminata abbia trovato il coraggio per proporci questo manifesto che, sinceramente, credevo fosse uno scherzo. Invece no, purtroppo: ligia al suggerimento ruiniano che consigliava bimbi biondi e sorridenti nelle scuole private cattoliche, la poveretta ha differenziato il bene dal male alla maniera dei pittori rinascimentali, creando nella parte alta un clima da pubblicità di yogurt, con famiglie sorridenti non tanto perché bionde, o danarose; probabilmente non lo sanno neppure loro il motivo del ridere. E perché non mettere tra i cattivi anche qualche barcone? O qualche ragazzaccio moro, con famiglia monostipendiata con mensilità lontana anni luce dalla sua? Se non fosse perché la ministra stia sperimentando quanto sopra, verrebbe voglia di consigliarle un uso alternativo dei manifesti. Arrotolati, naturalmente!

 

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