sabato 16 luglio 2016

Preparativi


Uno degli aspetti più comici a cui mi sottopongo è la preparazione della valigia. Scatta un meccanismo psico labile indecente, guidato dall'orrida frase "metti che.."
La prima scelta mi potrebbe far star in agio sia a Guadalupe che a fianco di Titina e Nobile. Metti che rinfreschi o che il clima sia torrido. Per fortuna l'impossibilità di chiuderla da il via ad un altro momento topico: la cernita.
Immagino assiepati attorno alla valigia, gnomi malefici che, disturbandomi, propendono per quel capo o per l'altro. Mi assalgono dubbi omerici, soprattutto nel settore dell'intimo. Porto infatti una quantità smisurata di mutande che potrebbero reggere innumerevoli "sbaragnaus" provocati da assunzione di cibo scaduto con presenza di batteri inverecondi tra cui "Aeternum Diarroicum' tanto amato da aziende quali Regina e Scottex. 
Il numero delle magliette immesse potrebbe reggere tranquillamente la professione di uno spogliarellista stakanovista per milf, i calzini, già spaiati in partenza, le giornate di una mondina, i pantaloni uno spettacolo non stop di Brachetti. Prima di chiuderla, aiutato da due bonzi inginocchiatisi sopra, prendo l'atlante del corpo umano e, partendo dal basso, controllo di aver messo l'indumento idoneo di pertinenza, compresi quelli per coccige e coclea. Rassegnato a pagare il sovrapprezzo aeroportuale per peso eccessivo, noto il risolino dei malefici gnomi astanti che, mentre mi salutano, sogghignano al pensiero dell'espressione che farò, allorquando m'accorgerò di essermi dimenticato un essenziale indumento, al momento a me ancora velato più che il Santo Graal ad un templare.

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