domenica 17 luglio 2016

Evidenziazione


Una delle caratteristiche di queste vacanze culturali (Roma-Boss-Carbonara) è la presenza costante, anzi, il risalto che oramai, superato il mezzo secolo, la cervice mi evidenzia al meglio di uno Stabilo Boss. Ella è ovunque: treno, stazione, in strada, al concerto smisuratamente, nei ristoranti, nei sottoscala. Bulbi oculari stremati, collo dolorante per sforzi oltre i 180 gradi, estenuanti fatiche in cabina perché ogni volta che appare la sua visione viene trasmessa con effetto moviola, leggiadra, eterea. Piace vederla arrivare, parlargli, gustarne il profumo, la sua essenza, la straordinaria unicità, l'originale compendio di bellezza, l'acclarato Bignami d'arte, la certificazione di quanto la Natura sia perfetta.
Sfuggono commenti ogniqualvolta, ed in questo periodo capita spessissimo, ella appare; odo il deglutire, l'impaccio dell'epiglottide, il blocco delle ghiandole salivari. In giro c'è n'è tanta, un sacco, un'enormità, tanta, tantissima roba. Non solo è basilare scrutarla, ma sento che l'avvicinarvisi è acqua Fiuggi per le coronarie, Pastis per la mitralica, Negroni per l'aorta. Il pericolo è quando ella viaggia in gruppo; uno choc termico che ti fa svestire a novembre sulla Marmolada, coprirti con pastrano a Papeete. Davvero unica la ...#¥}¥{¥ ops! scusate ...mi sta finendo il credito...😱😱😱

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