Desolato al punto che se fossi stato con l'auto in panne durante un epocale temporale in un bosco popolato da infausti gnomi avrei accettato un passaggio anche da Orfini, ho assistito ieri al pareggio in casa con il Carpi, diventando sempre più melanconico tanto che neppure Muraglie di Stanlio e Ollio avrebbero potuto risollevarmi. Ho tentato di riveder le epiche imprese di anni oramai lontani, quando si dominava il Globo ma niente! Neppure quello è servito a lenire l'abbattimento psicofisico, dovuto alla visione di una partita così incolore ed insapore che al confronto un'omelia del Card Bertone sull'esigenza di dare una casa a tutti, sarebbe risultata meno incazzante!
Uno squallore tipico di una riunione del gruppo Ala di Verdini, una tristezza paragonabile ad un ragionamento della Boschi attorno all'onestà delle banche!
Se dieci anni fa mi avessero detto che un giorno avremmo pareggiato in casa con il Carpi, avrei avuto la stessa reazione che attualmente ho allorché il Bomba Egoriferito ci narra le fiabe su il miglioramento della vita italica!
Resta sempre un quesito di fondo: perché in gioventù non mi sono appassionato al curling?
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