Pulendo la soffitta di un mio zio vercellese, ho trovato questo brano di un vangelo apocrifo, molto apocrifo!
"Vedendo le folle Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prima di iniziare il suo discorso, un pastore della zona, tale Gandulfinus, al fine di far proprie le parole del Maestro ed il suo carisma, per utilizzarle a proprio piacimento, prese la parola e disse:"siamo tre milioni!"
I discepoli pensarono tra loro "si che siamo abituati ai miracoli, ma costui esagera! Se fossimo tre milioni servirebbe tutto il pesce del lago di Tiberiade e Pietro poi non potrebbe più fare il pescatore! Quell'uomo mente!"
Un centurione romano presente urlò a gran voce: "Macché tre milioni! Saremo al massimo MMMXXXV!" Allora un sommo sacerdote, si stracciò le vesti gridando:"Falsi profeti! Qui conto non più di 800 sobillatori!"
Venne avanti un senatore romano, Giovanardus ebbro dall'infanzia per essere caduto nella botte di cervogia quand'era in fasce. Presa la parola disse:"Non so il perché di questa adunata, ma visto che le Eligende sono vicine, voglio dire che il diverso è del demonio e l'amore è solo tra un uomo e una donna!"
La folla lo derise, lanciandogli pesci e cavoli avariati.
Anche Formigonibus, un esattore romano in vacanza pagata da uno scriba della Filistea, volle arringare le folle dall'alto della sua fede dicendo: "cvedo nella famiglia e nelle fevie pagate. Chi è peccatove non potvà salvavsi a meno che non entvi nel mio vecinto di comunione e di libevazione!"
La folla lo derise lanciandogli pesci, cavoli avariati e Giovanardus.
Sorse una grande disputa tra i vari mercanti presenti, tra qui un mesopotamo chiamato Adinolfus, il quale tronfio e ripieno di lipidi, cercava di traviare la folla con discorsi tali da far alzare di scatto il Maestro, il quale presi con se i discepoli si avviò in gran fretta verso la casa di Maria Maddalena, ove lontano dai ciarlatani potè parlare di amore e soprattutto di libertà ed uguaglianza."
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