Succede a volte che canzoni immortali vengano modificate per protestare contro obbrobriosi portali!
Come nel caso di "Piazza Grande" del mai dimenticato Lucio Dalla.
Ecco una rivisitazione nata dagli eterni lavori a La Spezia in Piazza Verdi, ora conosciuta meglio, per via della qualità dei lavori, come...
Piazza Glande
Tanti che mirano il mio femore ce n'è
sulle panchine in Piazza Glande,
da quando l’ ”ELLE” mi ha centrato alle tre, si qui ce n'è.
Gemo su scale e ho molti amici intorno a me,
gli incazzati in Piazza Glande,
delle vasche d'acqua pro-zanzare tutto so, Autan a gogò!
A modo mio non ho bisogno di Portali io.
A modo mio non ho bisogno di Vannetti io.
Una transenna vera e propria non ce l'ho
e la mia casa è in Piazza Glande,
a chi percorre con paura aiuto do, quanto ne ho.
Con me di travertini poderosi non ce n'è,
trovo macerie in Piazza Glande,
e meno male che corriere come il "PI", or non ce n'è!
A modo mio vorrei lontano i parabrezza anch'io.
Avrei bisogno di capire io.
E la mia corsia non la cambierò mai mai!
A modo mio, quel che ho urtato l'ho sofferto io
Mattonelle differenti per capirci non ne ho
sotto le stelle in Piazza Glande,
e se l’ “ATICI' ” non suona tanto anche per me, io me ne andrò!
E se non ci sarà più verde attorno a me
voglio sparir da Piazza Glande,
d'anemici portali, tristi luci e fantasia ...e da Buren!
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