lunedì 18 gennaio 2016

Lettera aperta


Caro Blog, 
da un po' di tempo di trascuro, non per noia ma perché la vicenda dell'Amico che sta lottando con un bastardo di virus o quel che è, mi sconquassa oltremodo.
Sento di sfuggita eventi e fatti che, facendomi incazzare, mi vorrebbero spronare a scrivere dentro i tuoi meandri, mio sfogatoio personale.
A volte mi trattengo, altre no.
Ricapitolando vedo con piacere che il governo centrale, con mossa intelligente ha ridotto le pene, trasformandole in sanzioni amministrative, di vari reati tra cui quello di guidare senza patente, inteso come non l'essersela dimenticata a casa ma proprio non averla. Gran colpo di genio questo! Così il figlio di paparino che preso dai fumi dell'alcool acchiappa la fuoriserie del papy, magari stendendo per strada qualcuno, non rischierebbe più di finire in cella, ma di pagare una salata multa, bruscolino per la famiglia! 
Inoltre hanno depenalizzato anche gli atti osceni in luogo pubblico ed altri di natura finanziaria. Bel colpo! Complimenti ai "servei" governativi!

Ma c'è una notizia locale che m'importuna più di ogni altra: un lettore ha scritto al Secolo XIX evidenziando il tariffario che pretenderebbe il Primario di pediatria di La Spezia: 400 euro a visita!
D'accordo che le visite sono fatte in modalità intramoenia, ovverosia che una parte dell'onorario viene destinata alla struttura ospedaliera. 
Ma ci rendiamo conto di quanto peso hanno in una famiglia normale 400 euro?? E parliamo nella fattispecie di bimbi! Quale genitore nel momento del bisogno non vorrebbe con ansia rivolgersi al cosiddetto luminare, privandosi del necessario per avere certezze e rassicurazioni in materia?
Come si fa a permettere tale vergogna? 
Cosa fanno i dirigenti sanitari, perché non tentano di bloccare tale scippo? 
400 euro per una visita di un bimbo che sta male! Non esiste una decenza, una morale, un dignitoso limite? 
Sono esterrefatto, nauseato e vorrei continuare per ore su questa squallida vicenda.
Ritorno però, caro blog, nella serenità propria di questo momento delicato, per affrontarlo, per restare unito a tanti altri amici nella preghiera al fine di riportare l'Amico ai suoi cari, ai suoi affetti, ai suoi bimbi.
Che lo Spirito infonda pace e forza a tutti! 
Dai Amico, continua a lottare! 
Noi siamo qui.  

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