Fermo restando la pietà cristiana, ci lascia un mistero, un mistero enorme: Licio Gelli, ossia il deposito di tutte le nefandezze, di tutte le trame, di tutti i segreti più squallidi e terribili della storia recente italiana.
Non è questo il luogo per scrivere biografie, né articoli coccodrilli su di lui.
E' una sensazione di impotenza che pervade l'aria in una giornata come questa.
Stragi, complotti, colpi di stato, mafie, associazioni segrete come la P2, un'alterazione della democrazia senza precedenti.
Ha diretto e gestito il potere occulto, quello più terribile. E' entrato dentro ogni strage, dentro ogni tipologia di epica malefatta.
Calvi? C'era lui. Vaticano? Presente.
Strategia della tensione, causante la morte di centinaia di persone nel tentativo, riuscito, di mantenere un potere simil cattolico con gangli arrivanti ad accordi con servizi segreti, mafia e quant'altro?
Era lì! Era invisibile ai nostri occhi, ma c'era con poteri decisionali da primo attore.
Rapimento ed uccisione di Moro? Eccome che c'era!
Si chiude un'era nefasta, intrisa di sangue innocente, di deviazioni inimmaginabili, di attentati alla democrazia.
Come il demonio era presente ma non si vedeva.
Amico di Andreotti, altro esempio di alterazione democratica, ha vissuto per impedire avanzate sinistre, solo per lui, per lasciare che il Potere, quello vero, rimanesse sulla tolda, schiacciando inermi e amanti della Libertà, da lui detestati.
In ogni dove, in ogni fatto squallido, la sua presenza è sempre stata presunta, mai certificata e consolidata appieno, se non in uno, massimo due casi.
Ci lascia e non ne sentiremo assolutamente la mancanza.
Quello che non si porta via è senz'altro il modo occulto di gestire il bene pubblico.
Addio per sempre!
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