sabato 7 novembre 2015

Risveglio


Dormiente più che Giuliano Ferrara dopo una cena adiposa e di-strutto o di un pomeriggio dei delegati FAO post-buffet a parlar della fame del mondo, tranquillo nella sua inoperosità più di Neto vice del vice di Buffon in porta juventina, ho dovuto risvegliar da un riposo cispaiolo quasi eterno il mio cellulare muletto, non avendo per qualche giorno a disposizione l' IPhone in riparazione post caduta nel cesso; un minuscolo Nokia pre-età del bronzo, con funzioni vitali simili a quelle della Picerno ossia sms e telefonate. 

L'assopito, destatosi improvvisamente, ha manifestato meraviglia, quasi godendo dell'evento voluto dagli dei. 
Ho notato che stava tentando di auto modificarsi in telecomando tv per rifarsi una nuova vita, dopo aver avuto problemi alcolici, dal fatto che, provandolo e chiamando un numero a caso, ascoltavo la voce dell'amico in modalità "Bernardo Servo di Zorro", con ampi spazi vuoti e rumori gutturali tipici di Bersani quando, fingendosi incazzato, minaccia di lasciare il partito, oramai non più di sinistra.

Resosi conto di essere stato preso con la tastiera nel sacco il cell mi ha scritto questo messaggio 

"Vai a pensare che uno possa buttare un iPhone nel cesso!  Dovevo rifarmi una vita!"

Ho aperto la finestra pronto al lancio, mentre il cell, più veloce di Verdini in un caveau, ha ripreso a funzionare regolarmente. L'ho soppesato, rimirato, mentre cercava di darsi un tono, gonfiando il petto su applicazioni obsolete che oramai non farebbero presa neanche su Orfini.

Ad un certo punto ci siamo scritti:

"La smetta di toccarmi il torace che soffro il solletico!"
Sono abituato al "touch" che ci posso fare?, gli ho risposto stizzito!

"Uffa! Perché mi passa pollice ed indice in questo modo?"
Credevo di allargare il testo!

"Insomma! La pianti! Non ho faccine! E sono affari suoi se mi ha fatto inviare "te rutto poghi isdandi sul cazzo di cuella stornajhjka" all'Accademia della Crusca! Non ho il correttore!!!"

Ho la certezza che questa diverrà una convivenza difficile: quando lo estrarrò fulmineamente dalla tasca, mi anticiperà con un triste "Non ho la fotocamera" mentre, ne sono certo, passerà a pochi metri un UFO con a bordo extraterrestri ebbri dopo una notte passata in disco.. cioè in casa loro!

Oppure nel momento di relax post bagno o pranzo, mi ricorderà di non avere Facebook, WhatsApp, iBook, edicola, giochi seri, meteo, connessione, insomma una ceppa di niente!


Spero che questo distacco da "Colui" che detiene una parte di me, sia breve e mi fortifichi... anche se a dire il vero già mi vedo comporre il 42161 guardando la scatola vuota con la mela morsicata, ascoltando il canonico "sono le ore 14 e 17 minuti - sono le ore 14 e 18 minuti - sono le..." con il Nokia sconsolatamente indignato ed inviperito per il tempo che passa, tipo Marina Ripa di Meana ad una prossima sfilata degli "Angeli di Victoria Street".         

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