mercoledì 19 agosto 2015

Pensieraccio


l sindacato Flai Cgil deve avere una faccia da culo come pochi. "Ci troviamo di fronte ad un terribile caso di caporalato" dice riferendosi alla morte, anzi all'assassinio di Paola Clemente avvenuta il 13 luglio nei vigneti di Andria. Paola usciva di casa alle 2 di notte, prendeva l'autobus alle 3:00 arrivava sul luogo dello schiavismo alle 5:30, ritornando a casa alle 15, a volte alle 18 e tutto questo per 27 euro al giorno!

27 euro al giorno per svolgere l'acinellatura, ossia togliere gli acini più piccoli dai grappoli per renderli più forti e gustosi alla vendemmia.

Cascano dalle nuvole indignandosi i sindacati, come se questi soprusi non fossero stati conosciuti prima della morte di Paola, come se ogni ominide nei vari strati maleodoranti del sociale e della burocrazia, non fosse stato colluso e responsabile di queste morti da schiave che infangano quel poco di buono che è rimasto in questo paese allo scatafascio, dove non basta far battute in quella sagra alimentare a caro prezzo chiamata anche Expo alla teutonica di turno per sperare di essere annoverati tra i paesi civili. Neppure per sogno! 
Almeno sino a quando queste vergogne non scompariranno dalla nazione, assieme a tutti questi finti tonti alla Flai Cgl che, sdegnati ed inorriditi, recitano la Madre di tutte le Commedie di "montecitoriana" memoria.

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