Un saluto a Khaled Asaad che per cinquant'anni ha
custodito con la sua sconfinata saggezza i tesori della città di Palmira.
Archeologo per scelta di vita, Khaled non ha rivelato, pur sotto tortura, ove
abbia nascosto tantissime statue di un immenso valore artistico.
Gli ominidi
appartenenti all'Isis lo hanno decapitato ed appeso il corpo ad una delle
colonne di un tempio.
Con lui è stato anche appeso il senso della ragione,
della cultura, della bellezza.
Mentre salutiamo questo grande uomo, ci domandiamo:
possibile, dico ma è possibile che nessuno dei gradi strateghi, dei ferraioli
assetati di denaro, dei generaloni ingallonati e chini su strategie effimere
come le proprie medaglie, dei silenti e molte volte deviati servizi segreti,
insomma tutti questi che da decenni cercano di convincerci che con le armi si
risolva tutto, riesca a fermare in qualche modo queste teste di cazzo
incommensurabili?
O servono a qualcuno per qualcosa?
Ciao Khaled!
E grazie.
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