sabato 11 luglio 2015

Idioti informatici


A volte par di sognare! Se leggete l'articolo a firma Marco Mensurati e Fabio Tonacci su Repubblica di oggi, resterete di sasso. Chi ha seguito la vicenda di Hacking Team, società milanese che ha venduto in tutto il mondo software-spia tra i migliori in circolazione che penetrano come lame nel burro tutti i pc, smartphone e tablet sia in ambiente Windows che Mac, è stata a sua volta violata e le sono stati prelevati qualcosa come 420 Giga di informazioni, mail, fatture e soprattutto, pare, i codici sorgente dei loro software spyware, si chiederà penso alcune cose:

Come è possibile che sia così semplice venire a ficcare il naso dentro i contenitori della nostra quotidianità?

Come è possibile che, se pur è vero e giusto che i centri d'intelligence, le forze di polizia, i servizi segreti, sperando che non siano deviati come quasi sempre da 50 anni a questa parte, questi si facciano portare via le informazioni, pare, da un mister x che pur se tecnologicamente all'avanguardia, è riuscito a ciucciarsi 420 giga senza che nessuno si sia accorto di nulla!

Visto questa semplicità con cui si entra dentro un qualsiasi strumento tecnologico, sarà mica l'ora di ritornare alle agende, e a sotterrare documenti in cantina?

C'è anche un aspetto strano nella vicenda: inizialmente il governo aveva bloccato le vendite del software perché giustamente, considerandolo come armi, voleva capire chi sarebbero stati i probabili acquirenti.

Ma il responsabile della società, tale Vincenzetti ha rotto le scatole molto in alto, lo dice lui in una mail trafugata “ Ieri, ho parlato con diversi miei contatti goverantivi” e ancora “Non sappiamo con esattezza da doe sono arrivate le pressioni al Mise (Ministero dello Sviluppo Economico che aveva bloccato le vendite del software). Ma su una posso giurarci: la Presidenza del Consiglio.”
E così si è sbloccato la vendita di queste armi informatiche e pare siano state vendute a paesi a democrazia zero quali Libano, Sudan, Arabia Saudita, Kazakistan, Oman, Mongolia, Russia, Tunisia, Turchia, Bahrain ed Emirati Arabi.

E tutti questi paesi ed il nostro, ora stanno tremando non sapendo ancora quanti dati sensibili siano stati trafugati.

Ma la bomba allucinante è un’altra: si crede che l’introfulamento del pirata possa essere stato fatto hackerando il profilo twitter di un dipendente amministratore di sistema.
Verrebbe da pensare: ma figurati che sicurezze ci saranno state per evitare trafugamenti, visto che questa Hacking Team trattava software spia!
Siete pronti?
Le password di accesso erano “hackerteam2015” e “passWord”!
E i dati non erano neppure crittografati.
Pazzesco se si pensa che la casalinga di Voghera o lo studente classico italiano per proteggere accessi a programmini serafici vedi Facebook o Twitter o per tenere riservati i codici bancomat, utilizzano parti di frasi ostrogote infarcite di %&)?^ scritte all’incontrario e tradotte in tibetano.
E questo imbecille protegge l’entrata in un universo occulto con “passWord”!!!

Ma in che mondo viviamo?
Io domani mi vado a ricomprare l’agendina tascabile!

Alla faccia di questi idioti!

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